È nata a Firenze ma ha origini lucane, Margherita Cassano, prima donna proposta dal Consiglio superiore della Magistratura alla presidenza della Cassazione.
Il nome di Cassano, attuale presidentessa aggiunta della Suprema corte, è stato proposto all’unanimità dalla Commissione direttivi e dovrà essere vagliata dal plenum nella riunione prevista per il primo marzo.
Cassano ha 68 anni, è figlia di un alto magistrato originario di San Mauro Forte, la madre è di Grassano, due piccoli paesi del materano. È in magistratura dal 1980. Addetta al settore penale, dal 1981 al ’98 è stata pm a Firenze, dove si è occupata di importanti indagini su associazioni di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. Dal 1998 e per 4 anni, inoltre, è stata togata di Magistratura Indipendente al Csm.
Rientrata in ruolo dopo l’esperienza a Palazzo dei Marescialli, Cassano dal 2003 ha lavorato in Cassazione come consigliere: ha fatto parte, oltre che delle sezioni unite, della prima sezione penale, dove è stata relatrice della sentenza di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa dell’ex senatore di Fi Marcello Dell’Utri. Dal gennaio 2016 ha presieduto poi la Corte d’appello di Firenze dove è rimasta fino al 15 luglio 2020, quando è stata nominata presidente aggiunto della Cassazione, prima donna a raggiungere un ruolo così importante presso la Suprema Corte.
