Delle 33 persone rimaste ferite nell’incidente che ha coinvolto l’autobus finito fuori strada sulla provinciale 31 tra Matera e Montescaglioso, solo tre ragazzi sono ancora ricoverati nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Uno di loro sarò sottoposto a intervento per un trauma ortopedico. Gli altri 30 sono stati dimessi, tra loro c’è anche l’autista del bus.
Le ultime dimissioni sono avvenute stamattina, dopo un periodo di osservazione breve intensiva. La maggior parte dei pazienti è stata dimessa tra le 19 e le 22 di ieri, dopo la rivalutazione da parte dei sanitari come previsto dal protocollo “Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti”.
«È stata un’esperienza che, per fortuna, si è risolta senza gravi postumi fisici per i ricoverati, ma che si porteranno dietro a lungo», afferma il commissario straordinario dell’azienda sanitaria locale della provincia di Matera, Maurizio Friolo, che stamattina ha fatto visita ai ragazzi. «Di contro – aggiunge – i ragazzi erano in buone mani poiché ho potuto verificare, stando da ieri in stretto contatto con i sanitari, che tutta la macchina organizzativa ha funzionato benissimo e di questo ringrazio il personale del Pronto Soccorso e dei vari reparti che hanno preso in carico i giovani e l’autista, anch’egli ancora visibilmente scosso».
Il piano di emergenza sanitaria è stato attivato ieri alle 15:40 con l’attivazione e la ricognizione dei posti letto dell’area critica e sala operatoria, ed è stato chiuso alle ore 21:55 dopo la rivalutazione dello stato di salute di tutti i pazienti. Durante il piano di emergenza è stata allestita una sala che ha accolto i genitori dei pazienti giunti al pronto soccorso ed è stato convocato lo psicologo a supporto dei ragazzi coinvolti e dei loro genitori.
Durante il pomeriggio di ieri sono stati richiamati decine di medici e personale sanitario per supportare le attività di pronto soccorso e per presidiare i pazienti trattenuti nella medicina di urgenza e in radiologia.
Per far luce su quanto accaduto, le Ferrovie Appulo Lucane, azienda proprietaria dell’autobus, hanno aperto un’inchiesta interna.
