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Marilù Fiore (Conflavoro Pmi Matera): «Dalla nuova legge di bilancio ci aspettavamo di più per le imprese del Sud»

Conflavoro PMI è la confederazione nazionale delle piccole e medie imprese che si occupa di tutela sindacale, di rappresentanza rispetto alle istituzioni e di promozione dello sviluppo imprenditoriale. Nel giro di pochi anni, la realtà ha raggiunto una capillare diffusione, ottenendo il riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali come associazione datoriale a carattere nazionale di maggiore rappresentatività con circa 80.000 iscritti e più di 90 sedi territoriali.

A Matera Conflavoro PMI nasce nel luglio 2021 con l’egregia guida della presidente, avvocato Marliù Fiore: ad oggi la confederazione materana conta già su circa 100 imprese iscritte di diversi settori merceologici.

Presidente Fiore, come giudicate la nuova legge di bilancio?

«È una manovra prudente, si comprende la cautela del Governo in ordine a una Unione Europea che detta le regole e lo stato dei nostri conti pubblici. Ci aspettavamo di più per le imprese e per il Sud, le quali devono poter continuare a investire facendo leva sul credito d’imposta e, in particolare, sul 4.0 e sulla decontribuzione. Queste due misure hanno funzionato bene, dando vita a nuovi investimenti tecnologici e digitali, nella direzione della transizione digitale, e creando nuovi posti di lavoro». 

Quali sono gli attuali scenari perle imprese del Mezzogiorno?

«Le istanze per le piccole e medie imprese partono soprattutto dalla situazione attuale di crisi che per il Sud è allarmante come confermato dai dati e analisi dello Svimez nel rapporto 2022 presentato recentemente. Il divario tra Nord e Sud è aumentato e accentuato da una crisi generale determinata dal costo dell’energia che ricade sulle imprese e dell’inflazione in crescita che colpisce le famiglie. Le previsioni Svimez per il 2023-2024 vedono seri rischi di recessione per il Sud, che sconta maggiori effetti di trascinamento della dinamica dei prezzi. Nel 2023 il PIL italiano dovrebbe crescere dello 0,5, un dato portato in terreno positivo dal Centro Nord (+0,8%), mentre il Sud entrerebbe in recessione (-0,4%). Nel 2024 il ritmo di crescita dovrebbe accelerare a livello Paese (+1,5%), per effetto di una ripartenza più sostenuta nel Centro Nord (+1,7%). Il differenziale di crescita sfavorevole al Sud sarebbe di 0,8 punti percentuali. L’industria del Mezzogiorno è più esposta allo shock energetico. L’impennata inflazionistica implica un’erosione dei margini di redditività particolarmente allarmante e rischi operativi più concreti per le imprese del sud».

Dunque cosa chiedete al Governo?

«Come Conflavoro PMI Matera riteniamo prioritario che il Governo trovi aggiustamenti alla manovra rinnovando il credito d’imposta per le imprese meridionali. Non solo, si auspica un concreto sostegno allo sviluppo di un’industria del Mezzogiorno, dato che al Sud sono destinate il 40% delle risorse del Pnrr. Per Conflavoro PMI si poteva fare di più in materia di contributi previdenziali, essendo stato previsto solo l’esonero del 2% a carico dei lavoratori. Occorre puntare sulle politiche attive del lavoro, in particolare sulla formazione dei lavoratori e per favorire il ricambio generazionale nelle piccole e medie imprese. Attenzione particolare poi merita il settore turistico per cui proponiamo sgravi fiscali per sostenere le imprese del settore».

Il 24 novembre siete stati presenti all’ “Italian summit HSE 2022”, il vertice nazionale per innovare il mondo della salute, sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro. Su quali priorità avete ragionato?

«La salute e sicurezza sui posti di lavoro è diventata una delle più importanti emergenze in Italia. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro tra gennaio e giugno sono state 382.288 (+43,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), 463 delle quali con esito mortale. Conflavoro PMI pone particolare attenzione al tema del Welfare aziendale e per questo si è fatta promotrice di un protocollo nazionale per supportare le imprese in materia di sicurezza. Ad aprile scorso Conflavoro ha organizzato a Roma un importante evento, il primo “Italian summit HSE sulla prevenzione nei luoghi di lavoro, con le più importanti associazioni e fondazioni che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro. In quella occasione è stato siglato un manifesto tra le associazioni, istituzioni e organi di vigilanza aderenti al Manifesto condiviso tra i soggetti aderenti e rivolto ai decisori politici con proposte efficaci ed applicabili per migliorare il sistema sicurezza in azienda».

A tal proposito, quali sono state le vostre proposte?

«È stato presentato al Governo, nella persona del Sottosegretario al Lavoro, senatore Durigon, il documento con le proposte mirate a sostenere le aziende più virtuose incentrate sull’introduzione di un credito d’imposta affinchè lo Stato sostenga i costi che le aziende devono affrontare per adempiere ai giusti obblighi in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro; semplificazione burocratica degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro; maggiore formazione rivolta ai lavoratori e non solo. Già nelle scuole secondarie di II grado occorrerebbe intervenire e programmare interventi formativi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, così come sarebbe auspicabile l’ampliamento degli interventi sui percettori di Naspi e reddito di cittadinanza. Conflavoro PMI Matera presenterà le proposte anche alle istituzioni locali, insieme a un programma di lavoro e di interventi sul territorio a sostegno delle piccole e medie imprese».

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