Home Basilicata Matera Matera, Enzo Santochirico: «Una Fondazione da codice rosso»

Matera, Enzo Santochirico: «Una Fondazione da codice rosso»

La Fondazione Matera-Basilicata 2019 è «In codice rosso». A dirlo è Enzo Santochirico, presidente della Onlus Medeura, che fa “mea culpa”: «per per aver testardamente insistito negli ultimi tre anni sulla sopravvivenza e il rilancio della Fondazione 2019, nonostante le perplessità e le riserve (oggi direi fondate) degli stessi amministratori comunali (cito per tutti, Francesco Salvatore per la maggioranza e Giovanni Schiuma per l’opposizione), la freddezza della Regione, l’opinione pubblica più “legittimista” (Pio Abiusi, per fare un nome noto)», dichiara. Santochirico ripercorre gli ultimi otto mesi, in particolare il luglio scorso quando «salutava come un buon segnale» la nomina del nuovo direttore generale e rimaneva «in attesa di conoscere programmi e idee». Programmi e idee per il 2023 che, però, «non sciolgono i nodi su missione, ruolo e risorse della Fondazione». Mancanza di «collocazione di Matera e della Basilicata nel panorama culturale» e di «un sistema di interazioni e relazioni con istituzioni culturali pubbliche e private» le principali criticità. Il riferimento di Santochirico è anche all’assenza di una connessione con la Casa delle Tecnologie emergenti, come ricordato nei giorni scorsi anche dall’ex consigliere regionale Enzo Acito. Altro tasto dolente, la totale assenza di coinvolgimento di quelle che definisce competenze e personalità qualificate lucane: «Non si vogliono chiamare – sbagliando – i maturi Appella, Calbi, Di Consoli, Papaleo, Andrisani, Nigro (e mi scuso per le decine di omissioni)? Si coinvolgano almeno giovani creativi come Fontana e Stasi!», commenta. Le iniziative di cui si compone la programmazione della Fondazione al momento, per Santochirico sono «attività minimali che una qualunque associazione, con qualche decina di migliaia di euro a disposizione sarebbe in grado di curare. Sicuramente per fare questo non si può spendere un milione all’anno!». Fondamentale, dunque, un indirizzo strategico «se non un nuovo Dossier». Unica strada affinché la Fondazione abbia un ruolo che guardi al futuro. «Ma – conclude Santochirico – o la sfida è a questo livello, oppure si abbia il coraggio di fermarsi».

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