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Picchia e minaccia di morte la convivente con un cacciavite: indagato un 48enne a Matera

Un sorvegliato speciale 48enne di Matera è indagato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, minaccia e tentata violazione di domicilio nei confronti della convivente, oltre che per aver violato le prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.

L’uomo, stando a quanto emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile della Questura di Matera, avrebbe maltrattato fisicamente e psicologicamente la compagna.

Il 2 marzo dello scorso anno, a seguito di una violenta discussione, il 48enne avrebbe offeso la donna per poi colpirla con schiaffi al volto, calci sulla pancia e alle gambe. Un’altra aggressione alla convivente sarebbe avvenuta la sera del 24 marzo. Dopo questo episodio, la donna decise di allontanarsi dall’abitazione in cui i due convivevano.

Il 4 giugno successivo, l’indagato avrebbe prima violentemente percosso e minacciato la donna e, successivamente, l’avrebbe costretta con la forza a seguirlo nella propria abitazione, dove nuovamente l’avrebbe colpita con un pugno all’addome e due alla spalla e minacciata di morte, maneggiando un cacciavite e le lamette di un cutter.

Dopo un breve periodo di riappacificazione e di ripresa della convivenza, l’uomo avrebbe ricominciato a offenderla e la sera del 29 agosto le avrebbe sferrato uno schiaffo molto violento, facendola cadere per terra, continuando poi a picchiarla anche sul viso con il cellulare.

In un’altra occasione, avrebbe tentato con l’inganno di introdursi nell’abitazione della donna che, però, sarebbe riuscita a chiudere la porta di casa in tempo.

L’uomo è indagato anche per violazione delle prescrizioni contenute nella misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di non uscire di casa dalle 22 alle 6 senza autorizzazione e preventivo avviso: in un controllo effettuato dai carabinieri non era in casa nella fascia oraria prescritta; inoltre, si sarebbe allontanato dal domicilio concordato in sede di sottoposizione alla misura, trasferendosi in maniera arbitraria in altra abitazione.

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