Home Basilicata Sonic Park Matera, è boom: la città al centro del mondo musicale

Sonic Park Matera, è boom: la città al centro del mondo musicale

Otto artisti di fama nazionale, 35mila spettatori di cui il 74% nuovi visitatori della Cava del Sole, 1400 lavoratori, 2100 chili di plastica salvata e 18.000 litri di acqua potabile gratuita somministrata: sono questi alcuni dei sensazionali numeri raggiunti nella prima edizione del “Sonic Park Matera”.

Dal 16 luglio al 3 agosto sono state otto le serate di grande musica che hanno infuocato l’estate materana con straordinari concerti che hanno posizionato la Città dei Sassi al centro della musica italiana.

Un format vincente, curato nei minimi dettagli, con un’organizzazione perfetta. Il merito è sicuramente da attribuire in primis ai produttori del festival Simona Orsi e Francesco Porcari di AC Phoenix, i quali hanno regalato un sogno ai tanti giovani lucani, pugliesi, campani e calabresi.

«Dall’esperienza di Matera 2019 abbiamo coltivato il sogno di trasformare la Cava del Sole “David Sassoli” in una tappa immancabile dei più grandi concerti estivi in Italia – hanno dichiarato i produttori -. In Fabio e Alessio Boasi di Reverse Agency abbiamo trovato dei sostenitori e compagni di strada entusiasti e insieme a loro abbiamo adottato il format del Sonic Park: grandi concerti capaci di valorizzare non solo un luogo aulico, ma un intero territorio e generare indotto di attenzione e lavoro».

Simona Orsi e Francesco Porcari si ritengono molto soddisfatti «dopo tanti mesi di progettazione e tre settimane di spettacoli perché il successo è andato oltre le nostre aspettative. Anche grazie al nostro stupendo territorio e all’accoglienza calorosa di un pubblico variegato e trasversale chiudiamo con due concerti sold out».

Un’edizione che ha fatto breccia nel cuore del pubblico e che rende orgogliosi i produttori materani, i quali guardano con entusiasmo «al lavoro che ci aspetta per la seconda edizione».

Sonic Park Matera è stato soprattutto divertimento e buona musica, ma allo stesso tempo un festival che ha investito sui valori dell’accoglienza, della sostenibilità e dell’innovazione. L’organizzazione infatti ha reso noto che nelle serate è stato ridotto di quasi due tonnellate complessive l’utilizzo della plastica monouso grazie all’utilizzo del bicchiere riciclabile e la somministrazione gratuita dell’acqua. «Abbiamo scelto di seguire il modello green dei grandi festival europei e mondiali ­- hanno concluso i produttori – perché siamo convinti che questa sia la strada giusta. E il pubblico ha immediatamente capito e ci incoraggia su questa strada».

Di pregevole importanza anche il fattore relativo alla valorizzazione del territorio su cui il festival ha puntato attraverso la collaborazione con il Museo Nazionale di Matera e il Museo Salvador Dalì, dove il pubblico di Sonic Park ha avuto accesso a condizioni vantaggiose nell’ambito di un comune obiettivo.

Felici del risultato ottenuto anche i co-produttori del festival e fondatori di Reverse Agency Fabio e Alessio Boasi: «Anche a Matera grazie alla grande musica si consolida una rete sociale, culturale e collettiva, che porta la tradizione culturale della Basilicata al centro di uno snodo strategico non solo per la musica, ma anche per il turismo legato ai concerti».

Si chiude così un festival che ha prodotto significativi vantaggi sul territorio, offrendo l’opportunità di poter vivere momenti indelebili con la presenza di artisti del calibro di Caparezza, Achille Lauro, Litfiba, Marracash, Elisa, Manuel Agnelli, Pinguini Tattici Nucleari e Blanco. E intanto Matera può continuare a sognare perché il duo Orsi e Porcari è già pronto a rilanciare con il probabile arrivo di due artisti internazionali per la prossima estate.

Guido Tortorelli

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