Home Attualità A Salerno si decolla ma per la Basilicata l’aeroporto è un rebus

A Salerno si decolla ma per la Basilicata l’aeroporto è un rebus

La Basilicata detiene il 6% delle quote della società consortile dell’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi

A Pontecagnano si vola, che farà la Basilicata? L’aeroporto di Salerno-Pontecagnano ieri ha riaperto al traffico commerciale. La cerimonia si è svolta alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e del governatore campano Vincenzo De Luca. La Regione Basilicata, che in attesa dell’annunciata cessione detiene circa il 6 per cento delle quote della struttura, arriva «impreparata e senza una strategia».

La polemica

A evidenziarlo è il consigliere regionale di minoranza Piero Lacorazza (Pd), che rivolgendosi al neo assessore regionale alle Infrastrutture e vicepresidente lucano Pasquale Pepe (Lega), dice: «La pensa come il presidente della giunta, Bardi, o come il presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella? Diamogli il tempo di studiare la questione». Per Pepe la sfida è «far uscire la Basilicata dall’isolamento». La riapertura dell’aeroporto Salerno-Pontecagnano era molto attesa dai lucani, in particolare nel Potentino. «Per Potenza è fondamentale questo aeroporto, bastano 40 minuti per raggiungerlo. Ora servono navette che colleghino la città allo scalo», ha detto il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca alla cerimonia. Per il consigliere regionale dem Lacorazza «non si è fatto nulla per capire come stare dentro questa opportunità». «Il presidente Bardi ha deciso – dice Lacorazza – di uscire dalla società di gestione dell’aeroporto dove il presidente Pittella, anche con il nostro sostegno, ci aveva messo in quanto Regione Basilicata».

La vicenda

Per comprendere la vicenda bisogna andare indietro nel tempo. Nel 2015 l’ingresso nella società consortile Aeroporto Salerno-Pontecagnano passò per una legge regionale e da una decisione del Consiglio regionale. Una scelta confermata nel 2019 dall’attuazione del piano di investimenti del ministero dei Trasporti. Pittella, nel 2022, definì la scelta di Bardi di uscire dalla società consortile «scellerata e priva di qualsiasi strategicità». «Non sfugge – affermava Pittella – che la pista sia servente 2/3 del territorio regionale: Marmo, Val d’Agri, Lagonegrese, Potentino». E Pepe? «La sfida è far uscire la Basilicata dall’isolamento», queste le sue prime parole da neo assessore alle Infrastrutture, il giorno della presentazione della Giunta di centrodestra di Vito Bardi. «Parlerò con Salvini della questione, per istituire collegamenti diretti da Potenza per lo scalo. Poi ne discuteremo con Bardi e in Giunta per non perdere questa opportunità. Basta solo parlare di collegamenti e infrastrutture, si devono fare».

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