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Università, da Puglia e Basilicata è fuga di matricole verso Atenei del nord o all’estero

Chi nasce in Basilicata sembra destinato a diventare uno studente fuorisede. E lo stesso vale per chi nasce in Puglia, regione che nel 2022/2023 ha visto partire 41mila giovani alla volta di università del Nord o estere. È una vera e propria fuga di giovani quella che il portale Skuola.net documenta sulla base sei dati del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Chi lascia scappare

Il report si riferisce al 2022/2023, anno accademico in cui sono stati contati 391mila studenti residenti in regioni diverse da quelle nelle quali frequentano l’università: il 24% del milione e 600mila matricole sparse sul territorio nazionale. Le regioni medio-piccole e quelle meno popolate, però, si lasciano scappare le quote più elevate di giovani. Al vertice di questa poco lusinghiera classifica troviamo Basilicata e Valle d’Aosta col 72% di partenti, seguite dal Molise col 58 e da un “drappello” di regioni tra le quali si segnala la Puglia col 35. E proprio quella di Bari è la regioni che nel 2022/2023 ha fatto registrare la peggiore performance, “salutando” 41mila studenti che equivalevano al 25% dei 118 immatricolati residenti nel Tacco d’Italia.

Chi riesce ad attrarre

Se le regioni piccole o scarsamente popolate non trattengono gli studenti, altri territori riescono invece ad attrarli in virtù dei migliori servizi offerti. È il caso di tre regioni del Centro e del Nord come Lazio, Lombardia e Toscana: nel primo caso, si registrano solo 16mila partenze su 173mila universitari, pari al 10%; nel secondo si parla di 30mila partenze a fronte di 200mila studenti che scelgono di rimanere; nel terzo, i fuorisede “donati” ad altre regioni non vanno oltre il 15% del totale.

Un fenomeno trasversale

Chi pensa che a scontare la fuga di matricole siano solo ed esclusivamente le regioni meridionali, però, si sbaglia. Al secondo posto della classifica dei partenti ci sono i giovani del Veneto: circa 34.100 studenti degli oltre 116mila corregionali iscritti all’università, pari al 29%, hanno frequentato un corso di laurea altrove. E poco più sotto, in quarta posizione, troviamo la Lombardia: sui 223mila universitari immatricolati nel 2022/23, più di 30mila hanno scelto di travalicare i confini regionali ma restano pur sempre una netta minoranza che non supera il 14%. Prima di loro ci sono le ragazze e i ragazzi della Sicilia, terza regione per numero di con 34.040 fuorisede, cioè il 25% del totale.

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