Home Attualità Area industriale di Melfi, Fiom Cgil Basilicata: «Situazione critica. Ora servono investimenti»

Area industriale di Melfi, Fiom Cgil Basilicata: «Situazione critica. Ora servono investimenti»

Si è tenuto negli scorsi giorni l’incontro tra i delegati di Stellantis della Fiom Cgil Basilicata, la segretaria generale Giorgia Calamita e il segretario Fiom nazionale, Samuele Lodi, responsabile del settore Automotive.

I motivi dell’incontro

La riunione è servita a valutare la condizione dell’area industriale di Melfi, già denunciata dalla Fiom e complicata dalla riduzione delle giornate lavorative. La situazione è critica e coinvolge anche i dipendenti dell’indotto, esposti a una fase di precarietà. «Come Fiom Cgil – hanno detto Lodi e Calamita – riteniamo necessario un intervento del governo sull’intero settore, con investimenti affinché la transizione, necessaria, non venga vissuta come un disagio dai lavoratori. È fondamentale governare investendo risorse pubbliche e private e perché non si perda nemmeno un posto di lavoro e si possano realizzare nuove opportunità. Il tema dell’industria e del lavoro deve essere il punto da cui ripartire perché l’Italia possa riappropriarsi della capacità di innovare, l’unico modo per garantire l’economia del nostro paese. A oggi, a fronte degli impegni assunti dal ministro Urso rispetto all’accordo che avrebbe saturato tutti gli impianti di Stellantis, non c’è nessuna novità, se non due incontri fissati per il 5 e 7 agosto in cui la Fiom Cgil vendicherà la tenuta e la centralità occupazionale nel settore automotive nel nostro paese».

I temi affrontati

Tra i temi discussi, anche le difficoltà rispetto alle condizioni di lavoro, di salute e sicurezza negli impianti e i carichi di lavoro. «Per il 29 luglio – aggiunge Calamita – è stato inoltre convocato un incontro per discutere il rinnovo dell’ammortizzatore sociale al quale la Fiom rivendicherà un piano industriale certo a garanzia dei livelli occupazionali e del miglioramento delle condizioni di lavoro e di salario. È fondamentale che lo strumento venga utilizzato in maniera equa perché non ci devono essere condizioni diverse e perdite maggiori di salario per la platea dei lavoratori. Riteniamo necessario mettere in campo tutte le azioni di coinvolgimento dei lavoratori per arrivare anche ad iniziative di lotta unitarie perché si diano risposte concrete e non si perdano importanti settori industriali di cui ne pagherebbero le conseguenze i lavoratori di un territorio già povero, quale quello lucano. È fondamentale – conclude – l’apporto delle istituzioni regionali e della società civile e che il tavolo dell’automotive dia risposte sia a livello nazionale che per l’area industriale di Melfi».

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