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Basilicata, contro gli infortuni nelle aziende agricole oltre 120 controlli: i dati e le sanzioni

I numeri parlano di un tema che non può essere trascurato, così come è stato evidenziato in un recente convegno organizzato da Coldiretti in collaborazione con l’Asp Basilicata dedicato proprio alla sicurezza sul lavoro in campo agricolo.

La statistica

Secondo dati Inail, riferiti al 2020, gli occupati in ambito agricolo rappresentano il 10 per cento del totale degli occupati in altri settori, portando la Basilicata oltre la media del Sud che si attesta al 6,9 per cento, quasi il doppio di quella nazionale, attestata al 3,6 per cento. In Basilicata i maggiori occupati in agricoltura si registrano nel materano: 14,1 per cento contro l’8 per cento del potentino, dove il metapontino e la fascia ionica giocano un ruolo predominante per le numerose cultivar presenti nella zona.

Gli infortuni

Tanti occupati ma anche tanti infortuni, ma soprattutto controlli sulla sicurezza sul lavoro che sono aumentati proprio per evitare tragedie sui posti di lavoro, tanto che lo scorso anno sono state compiute due indagini legate a infortuni mortali avventi in ambito agricolo. Resta comunque un dato, emerso nel corso del convegno potentino: in Basilicata il comparto agricolo è quello più a rischio infortunistico considerato anche l’elevata presenza di piccole imprese agricole rurali, spesso a conduzione familiare.

I controlli

In merito proprio alla prevenzione degli infortuni in ambito agricolo, gli ispettori della medicina del lavoro della Asp Basilicata, nel solo 2023, hanno effettuato 127 interventi nelle aziende agricole (tra esposti, inchieste infortuni, sopralluoghi, disposizioni, prescrizioni a carattere penale) con l’elevazione di sanzioni in 53 verbali. Sul dato degli infortuni, le concause sono legate quasi sempre all’utilizzo di macchine e attrezzature agricole vetuste o inadeguate, ribaltamento del trattore e schiacciamento nelle attività in terreni in pendenza con l’eventuale presenza di buche o fossati o per manovre incaute. Tra le malattie professionali di maggiore impatto, quelle legate all’apparato muscolo-scheletrico, quelle del sistema nervoso e degli organi di senso, malattie respiratorie e tumori della pelle.

L’impegno

Sul tema della prevenzione il presidente regionale di Coldiretti, Antonio Pessolani, ha sottolineato «l’impegno nella lotta al caporalato e nella prevenzione e gestione della sicurezza sui luoghi del lavoro».

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