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Muore a 89 anni Lea Pericoli: la signora del tennis era cittadina onoraria di Laurenzana

È morta a 89 anni Lea Pericoli, la signora del tennis italiano. Regina in campo e maestra di eleganza, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli.

Lea Pericoli aveva le sue radici a Laurenzana, comune della provincia di Potenza di cui, dal 2019, è cittadina onoraria.

L’onorificenza è stata conferita dopo che il giornalista lucano Angelomauro Calza, nel 2018, ha scoperto che il padre di Lea Pericoli nacque il 23 dicembre 1905 proprio a Laurenzana, «dove rimase per pochissimi giorni, senza farvi più ritorno».

Il sindaco Ungaro nel comunicare alla stessa Lea Pericoli la decisione del Consiglio comunale ha riferito che Lea Pericoli «si è detta contenta e onorata di ricevere questa onorificenza, perché da sempre, ha desiderato conoscere il paese e la comunità in cui è nato suo padre, ma le vicende della vita non le hanno mai consentito di potersi recare a Laurenzana». Fu la stessa Pericoli a riferire al sindaco che portava il comune lucano «sempre nel cuore» e che «le ritornava alla mente ogni qualvolta parla di suo padre Filippo».

Il nonno, Leonida Pericoli, classe 1873, ricevitore del registro originario di Ravenna, per il suo lavoro girò gran parte dell’Italia. E nel suo campo doveva essere anche autorevole, visto che giovanissimo, nel 1897, presso la Tipografia Ravignana di Ravenna, stampò i suoi “Appunti sugli scioperi“, un opuscoletto in cui analizzava le ricadute economiche degli scioperi sul tessuto economico dell’epoca.

Quello stesso anno fu destinato a svolgere la sua attività di alto funzionario dello Stato in Basilicata, dove giunse insieme alla moglie, la gran dama Olinda Vallicelli, che era in attesa di un figlio che mise al mondo due giorni prima di Natale, il 23 dicembre, a Laurenzana. Al bambino fu imposto il nome di Filippo Mariano Eugenio Salvatore, che visse in Basilicata per un periodo brevissimo, senza farvi più ritorno. Trent’anni dopo Filippo Pericoli ebbe una figlia, che chiamò Lea, forse abbreviazione del nome di suo nonno, Leonida.

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