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Fornì alibi al killer del figlio del boss: capo dei vigili di Sammichele rischia 9 anni

La Dda di Bari ha chiesto undici condanne a pene comprese tra l’ergastolo e i 16 mesi di reclusione per altrettanti imputati, tra i quali l’ex comandante della Polizia locale di Sammichele di Bari Domenico D’Arcangelo e i pluripregiudicati del quartiere Japigia Giovanni Palermiti e Filippo Mineccia, coinvolti nel procedimento sul duplice agguato mafioso che il 24 settembre 2018 causò la morte di Walter Rafaschieri e il ferimento del fratello Alessandro.

In particolare il pm Fabio Buquicchio ha chiesto la condanna all’ergastolo per Palermiti e Mineccia, tra gli esecutori materiali del delitto. L’ex comandante D’Arcangelo rischia una condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione.

Stando alle indagini della squadra mobile, coordinate dalla Dda, D’Arcangelo avrebbe aiutato Giovanni Palermiti, figlio del boss Eugenio, a costruire un alibi. Avrebbe cioè indotto una sua vigilessa a redigere un falso verbale di violazione al codice della strada, una multa per guida contromano, per attestare la presenza di Palermiti a Sammichele nel giorno e nell’ora del delitto. In cambio, D’Arcangelo avrebbe ricevuto un telefono Iphone del valore di 800 euro e una somma di denaro. Risponde di corruzione e falso con aggravante mafiosa.

Per concorso nell’omicidio mafioso, il pm Buquicchio ha chiesto una condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione per il collaboratore di giustizia, ex braccio destro del boss Palermiti, Domenico Milella, a 20 anni di reclusione per il pregiudicato Michele Ruggieri, a 18 anni per Riccardo Campanale, a 7 anni e 10 mesi di reclusione per Gianfranco Catalano.

Per altri quattro imputati, accusati di aver fornito supporto logistico ai killer, sono state chieste condanne tra 5 anni e 1 anno e 4 mesi di reclusione. Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Giuseppe Battista. Il Comune di Sammichele è costituito parte civile. Si tornerà in aula il 26 luglio per concludere le discussioni delle difese e poi il 20 settembre per repliche e sentenza.

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