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Drusilla Foer: «Bisogna evolversi per avere successo». L’intervista e il tour in Puglia

Ha fatto tappa in Puglia “Eleganzissima Summer Tour 2023, il recital scritto e interpretato da Drusilla Foer. La scorsa settimana in scena a Melpignano, a Taranto e a Barletta.

«Sono un personaggio pubblico. La mia carriera alberga nell’esprimere ciò che penso. È normale che io prenda delle posizioni là dove, soprattutto, ci sono voci non ascoltate. Sono vecchia, posso dire quello che voglio. Posso esser messa in galera ma il di più l’ho fatto. Aspetterò degli attentati da qualche parte per quelle cose potenti e forti che dico. Ritengo che in questo momento ci debba essere da parte di tutti una presa di coscienza della libertà dell’individuo e che nell’individuo stesso alberghi il rispetto dell’altro», dichiara Drusilla Foer.

Il 26 luglio è iniziato il suo tour in Puglia. Cosa racconta nel suo recital “Eleganzissima”?
«Elengazzissima  è  uno spettacolo molto fortunato. Credo che il segreto, la fortuna di questo successo sia nel fatto che è mutato negli anni come sono mutati gli anni, come sono mutate le condizioni in cui siamo vissuti. Parlo meno di me. All’inizio c’era l’urgenza di raccontare il personaggio, la sua storia, la sua provenienza, il suo vissuto.  Adesso cerco di metter dentro qualche riflessione che ha a che fare con il noi che è un concetto che stiamo un po’ trascurando. C’è più spesso un individualismo dato da un disagio di fondo. Parlo della guerra, dell’uso e della bellezza della parola, di temi che occupano il nostro animo, di quanto sia prezioso il tempo passato, futuro e presente. Parlo di tante cose in modo divertente, in modo riflessivo, in certi casi in modo commovente. Io esco da questi spettacoli sempre distrutta da una commozione, da un divertimento che credo di trasmettere al mio pubblico».

Preferisce lo spettacolo teatrale, il rapporto diretto con il pubblico o lo spettacolo televisivo?
«Rispondo con una fermezza granitica. Io sono una bestia da palco. Il pubblico televisivo mi piace perché sono una progettuale. Mi piace scrivere, pensare una trasmissione, pensare i contenuti da dare ad una trasmissione ma il teatro è la mia casa. È familiare per me, non mi sento a disagio. A differenza della televisione c’è l’ascolto del pubblico. Il teatro non lo fa solo chi sta sul palco, lo fa anche il pubblico. Ogni sera è una sera che mi emoziona, mi stupisce».

Da poche settimane è uscito il singolo “Io ne voglio ancora” con Asia Argento
«Parla della musica. Avevo voglia di fare un pezzo che uscisse dalla mia attitudine di essere troppo simpatica o malinconica. Avevo voglia di fare un pezzo elegante, un po’ anglosassone e che facesse un po’ sculettare le persone durante gli aperitivi. Io non vado agli aperitivi ma mi piace immaginare che gli altri lo facciano e ho scelto un personaggio molto simile a me, lievemente non tranquillizzante come me, un personaggio un po’ conflittuale. Ho voluto farlo con un’attrice come me e ho voluto farlo con Asia perché è una donna che stimo, una donna che ha avuto una vita impegnativa dalla quale ha tratto tanto. È una donna profonda, sensibile, sicura con la quale mi piaceva relazionarmi».

A ottobre esce il nuovo album di inediti.
«Ci sono canzoni inedite di cantautori celebri. È un disco che mi rappresenta molto e rappresenta tutte le mie sfaccettature».

Dal 19 luglio è al cinema con “Cattiva coscienza”.
«Si parla di coscienza. Io faccio la presidente delle coscienze, una figura un po’ granitica, un po’ evanescente che gestisce le coscienze degli uomini con un bellissimo finale. Il copione è certamente pieno di spunti di riflessione. Oltre ad essere un film con un cast di attori italiani straordinari, è un film che invita alla riflessione su alcuni temi. La coscienza è un tema che pensiamo tutti di padroneggiare in qualche modo e invece da qualche parte ci sfugge, poi arriviamo alla sofferenza, a ferire gli altri, alla prepotenza. La coscienza che muove il nostro sentire, il nostro agire è qualcosa di molto importante con cui bisogna imparare a relazionarsi. È un film garbato e io non sono malissimo in questo film».

Drusilla è sicuramente stata altre volte in Puglia. C’è un ricordo particolare?

«Io non sono particolarmente amante del mare, soffro il caldo. Sono venuta in Puglia per lavoro ma, in particolar modo, sono venuta a trovare degli amici. La Puglia è tutta bella. Ho fatto un bagno in mare e ho detto: “Ma è proprio bello il mare. Che bello essere nell’acqua. Ero emozionata. Ero proprio felice. Ecco che cosa ho provato in Puglia».

Cos’è l’amore per Drusilla?
«L’amore è una specie di spugna che sta sotto la gola, nel petto, che assorbe e rilascia bellezza, accoglienza, ascolto, pulsa di apertura, curiosità, attrazione. L’amore è attrazione e non parlo di attrazione fisica. Io sono attratta dal pensiero di alcuni miei amici, dall’insicurezza di alcuni miei amici. È qualcosa che ci attrae».

Quali sono i suoi progetti per il futuro?
«Forse farò una fiction e poi metterò su uno spettacolo teatrale e poi chi lo sa anche perché, a questa età, è meglio fare programmi a breve scadenza».

Rimpianti?
«Non aver ascoltato abbastanza qualcuno».

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