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Savorgnan (LumSI): «Il futuro dello sviluppo strategico passa dall’intreccio delle discipline» – L’INTERVISTA

Lum Strategy Innovation è uno spin-off dell’Università Lum fondato nel 2022 in collaborazione con Strategy Innovation ed è un’impresa di servizi che si occupa di innovazione strategica. A spiegare come è nata questa realtà e quali sono i servizi di cui si occupa è l’amministratore delegato Marco Savorgnan.

Professore come nasce la realtà di Lum Strategy Innovation?

«Lumsi nasce sotto l’impulso dell’università Lum e di Strategy Innovation, che è a sua volta uno spin out dell’università Cà Foscari di Venezia. L’esperienza veneziana affonda le sue radici nel 2008, quando il professor Carlo Bagnoli, avvicinò per la prima volta il mondo imprenditoriale e quello accademico. Così è iniziata questa attività di consulenza, ricerca e automazione per le imprese, mettendo a fattore comune le conoscenze sviluppate in ambito accademico. Nel 2015 è nata poi stategy innovation a Venezia che ha portato avanti una serie di progetti e attività legati all’informazione, alla strategia e alla sostenibilità e quando abbiamo conosciuto la Lum, Ateneo in crescita con un forte potenziale e in contatto con le imprese, abbiamo pensato che aprire uno spin-off al Sud potesse essere interessante».

Di cosa vi occupate nello specifico?

«Principalmente di innovazione strategica, che può significare molte cose, ma noi abbiamo deciso di dividere le nostre attività in quattro aree tematiche. Identità: indaghiamo in profondità lo scopo di un’impresa, i suoi valori e la sua visione, con un approccio interdisciplinare, coinvolgendo ad esempio esperti di italianistica che studino il vocabolario di un’impresa o le parole più adatte per esprimere l’identità di un’azienda. Scenarizzazione: cercare di capire quali sono le prospettive future per ogni settore, applicando metodologie legate al mondo della sociologia, e sviluppare le strategie coerenti con questo sviluppo. Strategia: dalla pianificazione strategica, all’allineamento sul mercato, al posizionamento strategico. Ci occupiamo cioè dei piani di impresa, di stabilire gli obiettivi numerici e non che si vogliono raggiungere, si tracciano strade e azioni per le imprese. Sostenibilità: ci occupiamo di fare pianificazione della sostenibilità in base alle normative. Non solo reportistica ma azioni concrete di governance».

Quali sono i vantaggi sul mercato per una società che opera sia con l’Università che con le imprese?

«I vantaggi sono diversi. Da un lato possiamo usufruire della conoscenza che viene prodotta in atenei come la Lum e la Ca’ Foscari. Questa vicinanza si esprime anche con l’inserimento nei nostri progetti di diversi studenti, che hanno così la possibilità di intraprendere un percorso di crescita professionale e personale. Un altro lato molto interessante della nostra attività è il tema dell’interdisciplinarietà dato che coinvolgiamo letterati, economisti, ingegneri, sociologi, psicologi. Cerchiamo di avere una visione a 360 gradi che porti le materie umanistiche all’interno del percorso di crescita delle imprese e dell’innovazione. In questo anno e mezzo siamo riusciti a fare partire diversi progetti con le imprese locali. La pianificazione strategica è quella che per il momento ci ha dato più soddisfazione, ma contiamo un po’ alla volta di sviluppare tutti i nostri assi tematici anche qui al Sud. Abbiamo lavorato con realtà di tutti i tipi, dalle imprese industriali, alle start up digitali, alle imprese che fanno parte del settore alimentare e della sanità».

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