Home Italia Finanziamento illecito: nuova misura domiciliare per il presidente della Liguria, Giovanni Toti

Finanziamento illecito: nuova misura domiciliare per il presidente della Liguria, Giovanni Toti

Una nuova misura cautelare agli arresti domiciliari è stata disposta nei confronti del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati, secondo l’accusa, sottobanco da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo.

Per lo stesso reato sono indagati anche l’ex braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, l’ex senatore e proprietario di Primocanale, Maurizio Rossi, e l’ex consigliere di Esselunga, Francesco Moncada.

La nuova misura cautelare non allunga i tempi degli arresti domiciliari che scadono comunque a inizio novembre.

Il presidente, difeso dall’avvocato Stefano Savi, dovrà sottoporsi a un nuovo interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni che ha 10 giorni di tempo per fissarli.

Secondo l’accusa, Francesco Moncada (ex consigliere del Cda di Esselunga) avrebbe finanziato 5.560 passaggi elettorali pubblicitari (Toti per Genova e Candidato sindaco Marco Bucci) sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo. Per gli investigatori, Esselunga avrebbe sborsato circa 55.600 euro.

I passaggi, in vista delle elezioni comunali del 2022, sarebbero «stati materialmente erogati da Ptv spa ma offerti dal colosso dei supermercati in modo occulto e cioè senza alcuna delibera da parte dell’organo sociale competente, senza una regolare iscrizione a bilancio e senza procedere ad alcuna dichiarazione congiunta».

In particolare, «Moncada, in accordo con Rossi, Cozzani e Toti, prometteva di concludere e poi concludeva un contratto di pubblicità con Maurizio Rossi che formalmente avrebbe dovuto pubblicizzare solo Esselunga ma che, in realtà, avrebbe coperto i costi anche dei passaggi pubblicitari per la campagna elettorale della lista Liguria al centro Toti per Bucci».

Per poter giustificare i passaggi pubblicitari Rossi stipulava, con il Comitato Giovanni Toti, quattro contratti «che prevedevano la proiezione di un totale di 500 passaggi di una clip al prezzo complessivo di 5 mila euro, ma in realtà, a fronte dei 500 passaggi previsti e contrattualizzati, ne venivano effettuati 6.060».

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