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Lo scoglio del 30%

Ultimamente, ciò che tocca, è che i leader politici più fortemente salgono e più facilmente scendono nelle simpatie degli italiani.

Matteo, l’altro Matteo, Gigino e adesso, dopo la caduta sarda, forse anche Giorgia. Chi, come loro, ci prova, cade in una trappola pericolosa. Vuoi salire nei sondaggi? Sei costretto a dire una montagna di fesserie ed a promettere un sacco di cose impossibili.

Poi, una volta che superi il 30 per cento e magari vai al governo, le promesse non puoi assolutamente mantenerle per il semplice motivo che in cassa non c’è una lira per farlo. Provi per un po’ a tenere il bordo, ma a poco serve. Così vedi ‘ste poverine e ‘sti poverini che, alla prima sconfitta elettorale, reagiscono con il sangue agli occhi, il finto sorriso in faccia ed il veleno in corpo. Trovano tutto molto ingiusto e, per resistere, aumentano a dismisura le balle.

Poi, piano piano, cadono da quel favoloso 30 per cento e tornano da dove sono venuti: Firenze, Milano, Napoli, Acca Larenzia. Fine.

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