Quattro persone sono state arrestate (tre in carcere e una ai domiciliari), all’alba di oggi, nell’ambito dell’operazione “Rossoblu” contro lo spaccio di droga a Canosa di Puglia.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani ed eseguite dai carabinieri della stazione canosina, sono nate da alcuni esposti presentati da un comitato spontaneo di cittadini che lamentavano uno stato di degrado nel proprio quartiere.
I militari hanno così scoperto un circolo privato in cui gli indagati avrebbero stabilito la propria “base” per lo spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti.
Dopo l’apertura del circolo i residenti avevano presentato alcuni esposti in cui, oltre allo stato di degrado, denunciavano l’attività di spaccio che sarebbe stata effettuata «alla luce del sole».
È partita così l’indagine – durata da gennaio ad aprile di quest’anno – che avrebbe dato conferme su quanto denunciato dai cittadini.
I carabinieri, durante le indagini, hanno sequestrato marijuana, hashish e cocaina a diverse persone nei pressi del circolo, contestando l’uso personale delle sostanze stupefacenti. Sono seguite attività di osservazione e controllo, rese complicate dalla conformazione del quartiere composto da strade strette, spesso percorribili esclusivamente a piedi e anche dal fatto che nelle zone di spaccio vi erano uomini-vedette, a bordo di monopattini elettrici, che procedevano al continuo controllo di ogni via di accesso durante l’attività di spaccio al dettaglio, con il compito di avvisare all’arrivo di personale delle forze dell’ordine.
