Home Puglia Bari Bari, dalle centraline ai tavoli tecnici. Così il Comune sfida la malamovida

Bari, dalle centraline ai tavoli tecnici. Così il Comune sfida la malamovida

Si intensificano le misure di contrasto alla malamovida messe in campo dal Comune. In questi giorni, le centraline per la rilevazione dell’inquinamento acustico stanno passando al setaccio i quartieri più frequentati del capoluogo. L’azione mirata al contenimento del fenomeno è condotta dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa), in accordo con la ripartizione Ambiente e la polizia annona.

Un’attenzione particolare è riservata all’Umbertino, il rione della città in cui si concentra un numero elevato di locali di food and beverage. Per esaminare le conseguenze della movida in quest’area, che coincide sostanzialmente con il quadrilatero tracciato da via XXIV Maggio, via De Giosa, via Carulli e il relativo lato del lungomare, una centralina è stata installata negli scorsi giorni presso il Teatro Kursaal Santalucia. Il tema è emerso nell’ultima commissione Sviluppo Economico del Comune, dove sono stati ascoltati l’assessora al ramo Carla Palone e il dirigente Michele Cassano. Per avere un quadro chiaro della situazione, la stessa Commissione ha convocato il direttore generale Davide Pellegrino che sta curando in prima persona le operazioni. In ogni caso, non si tratta di una centralina fissa, ma un sistema mobile che viene trasferito anche in altri punti del capoluogo, da San Pasquale a Poggiofranco.

Nel frattempo, proseguono le contrattazioni tra le associazioni di categoria e Palazzo di Città relativa all’autoregolamentazione degli esercizi commerciali dell’Umbertino. La proposta era stata avanzata dalle sigle all’indomani del tavolo tecnico indetto dall’amministrazione comunale. Tra le iniziative che i commercianti intendono intraprendere per arginare la malamovida, ci sono gli orari di chiusura. Gli esercenti intendono chiudere le saracinesche a mezzanotte da domenica al mercoledì e alle due dal giovedì al sabato. Ancora: potrebbero essere installati cartelloni informativi e sistemi di sorveglianza privata. La questione è stata sollevata più volte sia da singoli residenti che dal comitato “Salviamo il quartiere umbertino”. Gli abitanti del rione lamentano l’abbandono selvaggio dei rifiuti, i rumori molesti che si protraggono fino a notte tarda e il generale degrado che riguarda il quartiere nel fine settimana.

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