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Comunali a Bari, nome unitario dopo i confronti nei circoli Pd. Todaro assicura: «Il tavolo cittadino si farà»

Giorni di confronti serrati tra gli esponenti del Partito democratico barese e pugliese, in vista delle elezioni amministrative di giugno. Domani e dopodomani sono state fissate le assemblee dei circoli cittadini, convocate dai dirigenti per discutere del candidato targato dem da presentare al tavolo di coalizione. E qualcosa potrebbe cambiare proprio all’indomani delle assemblee del 26, da cui potrebbe arrivare una soluzione “politica” per compattare il partito.

In queste ore, i dirigenti dem stanno tastando il terreno nel tentativo di misurare il gradimento riscosso dai vari candidati in campo. La via maestra rimane quella di portare al tavolo di coalizione una personalità esterna al partito, che piaccia ai dem e metta d’accordo anche le altre forze politiche. È in questo solco che si inserisce l’ipotesi di convergere su Vito Leccese, il capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro. È anche del suo gradimento che si sta discutendo e si discuterà tra gli iscritti. Su Leccese potrebbero allinearsi anche i rappresentanti dell’area (vasta in Consiglio comunale e che si è incontrata ieri sera) che fa capo al deputato Marco Lacarra, che ha mal digerito il congelamento della sua candidatura avvenuta a novembre.

In realtà, al momento, l’unico vero candidato del Pd è l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli. Il componente della Giunta, sostenuto da diversi esponenti delle tre aree del Pd (Schlein, Bonaccini e Cuperlo), ha deciso di “scongelarsi”, dopo essere stato sottoposto allo stesso trattamento di Lacarra e della collega in Giunta, Paola Romano. Anche Petruzzelli riscuote largo apprezzamento tra gli iscritti, tant’è vero che se non si dovesse trovare una quadra si potrebbero riesumare le primarie di partito. Ai gazebo dem, dove corre l’obbligo di presentarsi in due, parteciperebbero Petruzzelli (che ha già raccolto i 2/3 delle firme nell’assemblea) e uno tra Lacarra e Romano.

In ogni caso, sul candidato da proporre al tavolo di coalizione, come previsto dallo statuto, dovrebbe esporsi l’assemblea cittadina. E lo farà, come anche la presidente Titti De Simone ha sottolineato dopo il rinvio dell’assise a data da destinarsi, avvenuto lunedì. Tuttavia, se dalle assemblee dei circoli dovesse emergere una scelta granitica su una delle diverse opzioni in campo si potrebbe non passare dall’assemblea cittadina dem. È la soluzione cosiddetta politica, che in più d’uno auspicano perché significherebbe inviare un forte messaggio di coesione agli alleati.

Dalle lungaggini all’interno del Pd sono emersi dubbi anche sulla convocazione del tavolo di coalizione. Quest’altro organo, che raccoglie tutte le forze politiche del centrosinistra, si sarebbe dovuto riunire l’11 gennaio, riunione poi rimandata a seguito della candidatura di Petruzzelli. Ma a tranquillizzare gli alleati ci pensa il segretario cittadino del Pd, Gianfranco Todaro. «Siamo alle prese con la risoluzione di alcuni passaggi interni – dichiara Todaro – ma dopo questa fase riprenderanno i lavori programmatici».

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