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Deposito di scorie nucleari, Triggiani: «Ribadiamo un secco “no”. La Puglia investe sulla transizione»

Nel corso di uno degli appuntamenti del Forum in Masseria nella tenuta del giornalista Bruno Vespa a Manduria, il ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha espresso una «posizione possibilista del governo nella realizzazione di impianti» nucleari.

Lo evidenzia l’assessora regionale pugliese all’Ambiente, Serena Triggiani, ribadendo «il secco no al nucleare» e «a interventi per la raccolta di scorie radioattive» in Puglia.

«Come Governo regionale – evidenzia Triggiani – ci siamo di recente opposti a gran voce quando sono stati individuati, da parte del ministero dell’Ambiente, i 51 siti idonei per le scorie nucleari tra cui Gravina in Puglia, Altamura e Laterza, con un ampio dossier fatto pervenire sul tavolo ministeriale di documenti, delibere condivise e votate dai territori coinvolti, osservazioni sui rischi sanitari, economici e ambientali causati dai depositi di scorie nucleari».

L’assessora ricorda che «in questi anni abbiamo investito risorse e attuato strategie che si stanno rivelando vincenti sul fronte della transizione energetica: siamo la seconda regione italiana per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e prima per lo sviluppo di energia eolica. Siamo anche un hub di produzione d’idrogeno, questo grazie investimenti in ricerca e sperimentazione, come ha più volte ribadito anche il collega assessore Delli Noci. E siamo la regione – conclude – che da decenni ospita la più grande acciaieria d’Italia, considerato sito strategico per il Paese ma causa di inquinamento ambientale e pericolo per la salute».

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