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Due turisti svedesi derubati in pieno centro a Bari e lasciati soli: «Nessuno li ha aiutati»

Turisti stranieri ancora vittime della microcriminalità locale e, stavolta, pure ignorati da chi avrebbe il dovere – non solo morale – di aiutarli. L’ultimo episodio risale a ieri mattina, come ha raccontato sulla sua pagina Facebook il giornalista Roberto Bàrbera.

Sono le undici di mattina del primo lunedì di agosto e in via Marchese di Montrone con angolo via Abate Gimma c’è una Bmw M5 brutalmente «massacrata dai ladri», con i vetri in frantumi. Lì accanto ci sono due turisti svedesi, un uomo e una donna. «I passanti vanno e vengono, guardano, passano senza il minimo gesto di attenzione» scrive Bàrbera, che però si ferma e chiede in inglese se può aiutarli e poi si reca in comune dove racconta l’accaduto a un vigile urbano che promette che «manderanno una pattuglia».

Sul posto arrivano, sembra per caso, due agenti della locale che iniziano a fare le multe alle auto parcheggiate fuori dalle strisce blu: «Non è compito nostro» avrebbero risposto i due alla richiesta d’intervento del cronista. «Gli faccio notare – scrive l’uomo – che i poveracci sono in un Paese straniero, privati di bagagli e vestiti, non parlano la lingua, non sanno che pesci pigliare. I vigili non parlano inglese, uno mi chiede di tradurre e di dire alla signora di chiamare la polizia col telefono». Dal 113 dicono alla donna che manderanno qualcuno.

Dopo un quarto d’ora arriva una volante dei carabinieri: «I militari guardano, osservano e poi, siccome non parlano inglese, mi dicono di dire ai due di andare al loro ufficio per sporgere denuncia» racconta Bàrbera, che aggiunge: «Gli svedesi guardano attoniti la situazione e non riescono a capire perché quella folla di uomini in divisa non faccia nulla».

«Che strano Paese l’Italia, c’è una macchina della polizia (non distinguono carabinieri e Ps) e non ci accompagnano loro?» si domanda la donna. «Queste due persone hanno bisogno di aiuto e nessuno si cura di loro. Le “autorità” intervengono dopo oltre un’ora e fanno a scaricabarile» conclude Bàrbera, sommerso dalla vergogna e da un profondo disagio.

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