Il Tar della Lombardia ha sospeso, fino alla prossima camera di consiglio fissata per il 10 gennaio 2024, le procedure di discatura dei punti di riconsegna del gas naturale degli stabilimenti gestiti da Acciaierie d’Italia.
Si tratta del blocco a monte della fornitura di gas all’ex Ilva che era stata programmata, stando a quanto aveva comunicato Snam il 19 ottobre, per i giorni 8 o 9 novembre.
La vicenda era nata a seguito dei mancati e ritardati pagamenti delle forniture di gas da parte dell’Ex Ilva.
Il Tar fa presente che in seguito alla «concreta attuazione del programma di discatura» il gestore degli stabilimenti «sarebbe costretto a fermare tutti gli impianti per non ricadere in condizioni di marcia i cui potenziali rischi non sono stati valutati dal punto di vista della sicurezza e dell’impatto sull’ambiente» ai sensi del rapporto di sicurezza di sito previsto dall’art. 15 d.lgs. 105/2015. E, aggiunge, va considerato «che il fermo degli stabilimenti strategici gestiti dalla ricorrente è idoneo a produrre un grave pregiudizio per l’ambiente e per la salute dei cittadini».
Inoltre, «nel contemperamento degli interessi in gioco occorre dare prevalenza all’interesse pubblico alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, rispetto a quello, ugualmente rilevante, di cui è portatrice l’Autorità indipendente volto a porre in essere e a far rispettare le procedure di default trasporto».
Il Tar ordina ad Arera «di depositare in giudizio, entro il termine di 7 giorni prima della camera di consiglio del 10 gennaio 2024, una relazione istruttoria documentata in merito all’individuazione del fornitore sul libero mercato del gas naturale da parte della ricorrente, alle attività intraprese a tal fine dalla stessa ricorrente e ai pagamenti effettuati e/o da effettuare dalla ricorrente per il servizio di default medio tempore usufruito».
