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Lea, la Puglia si conferma regione adempiente: «Importante riconoscimento per la nostra sanità»

La Puglia si conferma tra le regioni adempienti su tutti gli indicatori dei Livelli essenziali di assistenza stando ai dati diffusi dal Ministero della Salute nel corso di un’audizione al Senato.

Si tratta, per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «di un importante riconoscimento del nostro lavoro che è stato incessante in questi anni per migliorare lo stato della sanità pugliese».

Emiliano ricorda che «quando sono diventato presidente nel 2015 la Puglia era ultima in Italia per livelli essenziali di assistenza, oggi siamo tra le nove migliori regioni, insieme a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, provincia di Trento, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Marche».

Un traguardo «non scontato – sottolinea il governatore pugliese – se osserviamo la nostra situazione rispetto a quella del resto del Paese. Il lavoro continua, vogliamo crescere e migliorare ancora», conclude.

Proprio oggi l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, ha ricevuto, nella sede dell’Assessorato di via Gentile a Bari, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, per un incontro di lavoro proficuo per confrontarsi sul sistema sanitario pugliese e rafforzare il rapporto di collaborazione tra Regione e Fondazione Gimbe, organizzazione non-profit indipendente che promuove attività di formazione, informazione e ricerca in ambito sanitario.

Durante l’incontro, spiega Palese, «abbiamo discusso delle difficoltà ma anche delle tante eccellenze che caratterizzano il nostro sistema sanitario» in un confronto che «è anche motivo di orgoglio per l’attenzione che Cartabellotta ha manifestato nei confronti della nostra regione e del nostro sistema sanitario».

Per il presidente di Gimbe si è trattato di un «confronto cordiale in cui abbiamo evidenziato i punti di forza e debolezza del Sistema sanitario regionale. La Puglia nel 2020, anno della pandemia, rispetto a tutte le altre regioni del Sud, è stata l’unica regione adempiente per quanto riguarda i Livelli essenziali di Assistenza (Lea). Un risultato che la Puglia ha mantenuto nel 2021 e, con i dati preliminari disponibili, anche nel 2022, dimostrando che, al di là di quelle che sono le difficoltà che ormai si riscontrano in tutte le regioni per l’imponente definanziamento del servizio sanitario pubblico, è riuscita a recuperare molto sugli adempimenti Lea. Ma è evidente – conclude – che ci sono delle criticità riguardanti l’assistenza socio-sanitaria oltre ad alcune criticità generali che toccano tante altre regioni del Sud, in particolare quelle in piano di rientro», strumento che, secondo Cartabellotta, «ha funzionato per l’equilibrio economico finanziario delle regioni ma non le ha affatto favorite in quello che è la riorganizzazione dei servizi».

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