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Parigi 2024, a Monna il bronzo nel tiro a segno. Due italiani a podio dopo 92 anni

Il buon mattino potrebbe avere l’oro in bocca, ma anche un ottimo bronzo è metallo ugualmente prezioso per affrontare al meglio il resto della giornata. La domenica di Paolo Monna, nella pistola ad aria compressa da 10 metri, è fantastica e per poco non è qualcosa di ancora più bello. Il carovignese, nativo di Fasano, alle 9.30 comincia a sparare e a inanellare colpi importanti che lo fanno salire sul podio con 218,6. Una grande soddisfazione e un’evidente crescita per il 26enne che a Tokyo 2020 (olimpiadi disputate però nel 2021 causa Covid-19) si era classificato 26esimo. Davanti al pugliese ci sono il glaciale cinese Xie Yu con il punteggio di 240.9 e il bolognese Federico Nilo Maldini che si ferma 9 decimi prima (240). Tra gli otto finalisti, se quest’ultimo conferma la piazza d’onore conquistata ieri nelle serie utili per la qualificazione, Monna fa un balzo di tre posti, perché vi accede da quinto. Il dispiacere per avere mancato l’oro è tanto, soprattutto perché entrambi, alternandosi in vetta, accarezzano a lungo il sogno di poterlo mettere al collo. Yu, però, è più bravo e tiro dopo tiro costruisce la sua vittoria.


Il percorso


Monna può comunque essere fiero del suo percorso olimpico e di un 2024 eccellente, che lo scorso 29 febbraio l’ha visto vincere l’oro nella tappa di Gyor in Ungheria, valevole per il campionato europeo vinto da Maldini. Dopo 12 anni la federazione dell’Unione Italiana di Tiro a Segno può celebrare altre medaglie. Nell’edizione di Londra, infatti, brillò l’argento del toscano Luca Tesconi e prima i lui l’oro di Roberto Di Donna ad Atlanta nel 1996. Bisogna andare indietro nel tempo di 92 anni, invece, per ritrovare il precedente di due italiani sul podio: a Los Angeles, nel 1932, i ravennati Renzo Morigi e Domenico Matteucci resero orgogliosi l’Italia con un oro e un bronzo.


La gara


Nel poligono di Chateauroux, i tre medagliati mettono immediatamente in chiaro quanto accadrà, relegando a debita distanza i restanti cinque finalisti. Monna si porta in testa sfruttando un 51.6 nei primi cinque colpi. Alle spalle l’asiatico con 50.2 e il tiratore emiliano con 50.1. Dopo gli altri dieci, Monna è a 101,4 e Maldini a 101,1, mentre Yu resta sotto quota 100 (99,2). Intanto cominciano a delinearsi i posizionamenti, perché il mongolo Davaakhuu Enkhtaivan sa di non poter andare oltre l’ottavo posto con il suo 115.7. Monna, è abile a spingere sulle linee di tiro, centra il 10 e mantiene 6 decimi di vantaggio su Maldini e un punto sul cinese. Continua la scrematura, perché il serbo Damir Mikec (primo nelle qualificazioni) non va oltre la settima posizione 136.9. Poco dopo anche il tedesco Robin Walter (158.4), numero uno del ranking mondiale, vede spezzarsi le ali della gloria, perché si ferma alla sesta. Monna è secondo dietro Maldini e contestualmente è incalzato da Yu. Christian Reitz, altro tedesco, ottiene la quinta posizione (177.6.) e il sudcoreano Lee Wonho (197.9) la quarta, mentre il cinese balza in testa. Monna perde concentrazione e fa fatica a centrare anche un 9. Gli errori maturati sul più bello e in particolare l’8.3 sull’ultimo colpo della quarta serie penalizzano rendendo impossibile risalire la china. Soprattutto perché Yu diventa infallibile, senza farsi avvinghiare dalla pressione che gli dà Maldini.

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