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Sanità, il bilancio del Nirs: in Puglia 57 segnalazioni nel 2022. La Scala: «Servono più controlli» – VIDEO

Sono 45 le ispezioni eseguite nel 2022 dal Nirs, il Nucleo ispettivo regionale sanitario coordinato dall’avvocato Antonio La Scala, su 57 segnalazioni arrivate nel corso dell’anno: 4 si sono concluse con la richiesta di follow-up e di azioni di miglioramento; 14 con la richiesta del solo follow-up da parte del Servizio ispettivo; 8 con indicazioni di azione di miglioramento da suggerire alle Direzioni di riferimento; 19 senza richiesta di follow-up né di azioni di miglioramento nel caso la segnalazione non sia sembrata fondata o le azioni correttive intraprese ai vari livelli siano state ritenute adeguate, ovvero se si è trattato di episodi giudicati isolati.

È quanto emerge della Relazione annuale di controllo (Rac) del nucleo ispettivo voluto dalla presidenza della Regione Puglia, e che rappresenta «il più poderoso sistema di controllo di tutte le attività della sanità pugliese pubblica e privata», ha affermato il presidente Michele Emiliano.

La relazione è stata presentata oggi, nella Fiera del Levante di Bari.

«A prescindere dal sistema di controllo ordinario gestito dalle Asl, fondato sul potere disciplinare di ciascuna direzione strategica, esiste un controllo politico di ogni questione che riguarda la sanità», ha spiegato il governatore pugliese: «Ogni cittadino, persino in forma anonima, può segnalare situazioni che hanno bisogno di essere approfondite», ha aggiunto.

Nel Nirs lavorano come volontari numerosi ufficiali di polizia giudiziaria di grande esperienza che si sono occupati delle indagini.

Questo lavoro ha dato vita a numerosissime ispezioni e approfondimenti dei quali oggi si è dato conto.

La Puglia, ha aggiunto l’avvocato La Scala, «è l’unica regione che ha un organismo come il Nirs».

L’attività del Nucleo si è concentrata «su due grandi filoni». Il primo «è quello della malasanità, intesa come la denuncia di interventi errati e cure sbagliate»: è emersa, ha detto La Scala, «una criticità sulla quale bisogna lavorare che è quella di potenziare il rapporto comunicativo-informativo tra paziente e struttura. Da questo punto di vista sicuramente bisognerebbe rafforzare e trovare strumenti che possono facilitare la comunicazione con il paziente».

Sotto il profilo della cosiddetta malagestione, invece, «ci sono tante problematiche nelle Rsa, la cui normativa deve essere, per rendere meno burocratica le procedure di accesso e di accreditamento, per consentire di lavorare in maniera più serena. Anche nell’ambito delle società in house occorrono miglioramenti. E poi ci siamo occupati del problema dei cosiddetti furbetti dei vaccini. Come responsabile del Nirs – ha concluso l’avvocato La Scala – mi permetto di proporre l’intensificazione dei controlli, perché sono fondamentali. In questo modo, dal paziente al personale della struttura sanitaria, ognuno si sentirà più responsabile nell’attività che svolge».

Nel 2023 risultano trasmesse, fino a metà dicembre, 85 segnalazioni che confluiranno nella Rac 2024.

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