Home News Verso il voto: liste entro Ferragosto e campagna elettorale in spiaggia

Verso il voto: liste entro Ferragosto e campagna elettorale in spiaggia

Chi l’avrebbe mai detto? Comizi al mare, mentre entro Ferragosto i candidati dovranno cimentarsi con i simboli da presentare al Viminale.

Le liste andranno depositate nelle Corti d’Appello tra il 21 e 22 di agosto e, considerando che siamo ad un mese esatto da questa scadenza, possiamo certamente dire che il conto alla rovescia è cominciato ancor prima delle dichiarazioni del Presidente della Repubblica. Doveva finire così.

Si voterà con il “Rosatellum”, la legge elettorale che mantiene in sé due facce: quella del maggioritario e del proporzionale, e che fino all’altro ieri è stata criticata da tutti i partiti pur resistendo a veti e a fuochi sparati da parti contrapposte.

Come si ricorderà, Pd e 5Stelle puntavano avevano mantenuto fino all’ultimo la barra dritta sul proporzionale, mentre la destra ha tenacemente fatto opposizione nonostante la Lega avesse aperto uno spiraglio di apertura immaginando un proporzionale con premio di maggioranza. Niente da fare.

Intanto, altra nota aggiuntiva al sistema a cui gli italiani si affideranno è quella che riguarda la cosiddetta versione “small” delle Camere perchè per la prima volta parliamo di un Parlamento ridotto nei numeri: non più 630 deputati bensì 400, e 200 senatori invece che 315. La storia è quella del taglio voluto dai 5Stelle e a cui non è seguita alcuna variazione. Per esempio quei correttivi ritenuti indispensabili per bilanciare e riorganizzare gli equilibri interni alle Camere (i regolamenti) e evitare inoltre la compressione della rappresentanza, vista la distribuzione dei collegi per Palazzo Madama.

Per questo motivo il Presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Elisabetta Casellati, insieme con i capigruppo, stanno pensando di fare votare lo stesso i nuovi regolamenti, perché diversamente il prossimo Parlamento nascerebbe con più di un problema da risolvere.

Il cronoprogramma immaginato è che giovedì prossimo il Senato dovrebbe approvare in aula il regolamento aggiornato che prevede la riduzione del numero delle commissioni da 14 a 10, il cambiamento dei quorum e la tanto attesa norma anti-transfughi. In questa legislatura sono stati oltre 300 i cambi di casacca e ritorni a casa, senza contare le scissioni di interi gruppi. Divieti e disincentivi economici puntano a limitarli. Ugualmente via libera al regolamento modificato dovrebbe essere dato a Montecitorio, ma qui occorre l’unanimità in giunta e la maggioranza qualificata in aula.

Va ricordato che il Rosatellum prevede i collegi uninominali in cui vince il candidato che ottiene più voti (metodo maggioritario per 1/3) e liste proporzionali per il restante. Rende indispensabile coalizzarsi, se si vogliono vincere i seggi dell’uninominale. Gli italiani eleggeranno quindi 74 senatori con l’uninominale e 122 nel proporzionale più 4 nelle circoscrizioni estero; 147 deputati con l’uninominale, 245 con metodo proporzionale e 8 all’estero. Nel centrosinistra avvertono del pericolo di un sovradimensionamento della coalizione che vince: il centrodestra potrebbe sfondare fino al 65% dei seggi.

Intanto a partire da oggi, queste le tappe fondamentali di questa “prima volta”.

27 luglio. La prima scadenza è la presentazione degli elenchi degli elettori all’estero.

14 agosto. I partiti dovranno presentare i simboli ufficiali per le elezioni entro la vigilia di Ferragosto.

22 agosto. Dopo la presentazioni dei simboli elettorali, i partiti dovranno rispettare un’ulteriore scadenza: quella della presentazione delle liste elettorali definitive. Le liste dovranno essere presentate entro il 22 agosto, fra il trentaquattresimo e il trentacinquesimo giorno che precede il voto.

26 agosto. Al via la campagna elettorale, da questa data in tutte le città inizieranno a essere visibili i manifesti elettorali appesi negli appositi spazi.

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