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Aggressioni agli operatori sanitari in Puglia, il sindacato dei medici: «La regione recluti personale»

«Non siamo più disposti ad accettare risposte di facciata. Si affrontino i problemi reclutando le energie più qualificate da affiancare a chi oggi gestisce e organizza la Sanità sul territorio». È la richiesta del segretario regionale pugliese del Sindacato medici italiani (Smi), Francesco Pazienza, alla Regione Puglia dopo quanto accaduto il giorno di ferragosto a Brindisi, dove un’operatrice del 118 è stata aggredita da una paziente ubriaca mentre cercava di soccorrerla.

L’episodio, denuncia lo Smi, «pone problemi alla coscienza ai cittadini, alla categoria medica e, consentiteci, soprattutto alla politica e alle Autorità sanitarie».

È «inconcepibile e ingiustificabile – dice Pazienza – ogni atto di violenza contro chiunque e in particolare contro chi presta un servizio così prezioso e fondamentale per l’intera collettività. Eventi di questo tipo – aggiunge – divenuti, purtroppo, frequenti in Puglia come in tutto il Paese ci fanno dire che tali atti non possono più essere accettati come eventi normali quanto imprevedibili ed inevitabili. Il personale sanitario ha bisogno di lavorare in tranquillità per svolgere al meglio il proprio impegnativo e difficile lavoro reso ancora più gravoso dalle tante carenze di un Sistema sanitario nazionale ormai in condizioni disastrose per mancanza di una seria organizzazione e programmazione», conclude.

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