«Il Mezzogiorno è già in una situazione disastrosa quindi o si inverte rotta oppure finisce il Sud e finisce, purtroppo, l’Italia. L’autonomia differenziata è semplicemente la risposta sbagliata a un problema reale che ci sarebbe comunque». Lo ha detto Marco Esposito, giornalista e autore di “Zero al Sud” poco prima dell’incontro “Autonomia differenziata: stato dell’arte e implicazioni per il Paese” in corso nell’Ateneo di Bari.
L’appuntamento, organizzato dall’Osservatorio sul Mezzogiorno d’Italia dell’Università degli studi “Aldo Moro”, con il supporto dell’onorevole Gianmauro Dell’Olio, vice presidente della commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati, mette a confronto docenti, sindaci e giornalisti sui diversi aspetti del processo in atto e delle sue conseguenze per lo sviluppo del Paese e del Mezzogiorno.
L’evento, ha sottolineato l’onorevole Dell’Olio, punta a «serve ai cittadini per capire cos’è l’autonomia differenziata, cosa sono i Lep, i residui fiscali perché è importante per capire a che punto siamo nel Paese».
Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti e referente della rete di Comuni “Recovery Sud”, recentemente costituitasi in associazione, sottolinea come quello dell’autonomia differenziata sia «un bisogno indotto dalla politica che deve trovare una quadra sulla presenza della Lega all’interno del governo. È da loro che parte questo input a una riforma che rischia di peggiorare la situazione nelle nostre realtà. La controprova ce l’abbiamo nel federalismo fiscale che ha già aggravato i divari soprattutto nei Comuni. Andiamo in contro a un peggioramento sicuro: i cittadini del Sud avranno ancora più difficoltà ad accedere ai servizi come la sanità, i trasporti, la scuola, il lavoro».
