Home Attualità Autunno caldo per il lavoro a Bari: tutte le vertenze in città

Autunno caldo per il lavoro a Bari: tutte le vertenze in città

Ci sono vertenze occupazionali che fanno più paura perché hanno una data di scadenza che si avvicina pericolosamente. È il 31 dicembre la data cerchiata in rosso e che fa tremare i dipendenti di Baritech, Italian Leather e Hotel Palace.

Per Baritech, l’appuntamento in Regione Puglia dello scorso 17 ottobre, convocato dalla task force sull’occupazione guidata da Leo Caroli, è stato rinviato al 25 perché c’è una manifestazione di interesse, finalmente, già formalizzata e con un piano che verrà reso noto alle parti martedì. Insomma, con le dovute precauzioni si respira un certo ottimismo, come rivela lo stesso Caroli: «Condivido la preoccupazione dei lavoratori, per questo nonostante ci sia una solida trattativa in corso richiederemo un incontro alla proprietà per avviare le procedure di rinnovo per la cassa. La Regione garantirà il suo appoggio e le politiche attive».

Discorso diverso per Italian Leather. L’obiettivo è un piano concordatario che salvaguardi l’azienda e i suoi duecento dipendenti, come è emerso dalla riunione, sempre in task force regionale, martedì scorso. La scadenza è il 30 novembre, entro la quale l’azienda presenterà un piano che congeli i due milioni di debiti, dopo aver ricevuto l’ok delle parti e con l’impegno dell’ente regionale non solo sulle politiche attive per i lavoratori, ma anche su un sostegno concreto in caso di lavori necessari per ridurre l’impatto ambientale di quella che è l’unica conceria del Mezzogiorno. Leo Caroli è chiaro: «Il tavolo è attento anche alla possibilità di individuare nuovi investitori. Non abbiamo l’abitudine di lasciarci andare a facili entusiasmi, nella consapevolezza della delicatezza del momento per i lavoratori e per le loro famiglie ma la strada è tracciata e già la prossima settimana ci saranno incontri con realtà interessate».

I lavoratori del Palace, invece, non hanno notizie da tempo. «La proprietà dell’immobile – spiega Antonio Miccoli della Filcams Cgil – aveva rassicurato che l’immobile sarebbe rimasto un albergo e le istituzioni avevano promesso un tavolo in Regione per affrontare la questione ma, ad oggi, non ci sono novità e gli ammortizzatori sociali stanno scadendo». La situazione è preoccupante e nei prossimi giorni si ipotizza un’iniziativa di mobilitazione. «L’obiettivo è quello di chiedere con urgenza un tavolo di confronto – conclude Miccoli – per capire se ci sono e quali sono le novità».

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