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Bari, in Corte d’Appello il ricordo della Strage di Capaci. Scamarcio legge brani delle interviste di Falcone – VIDEO

Con l’inno nazionale suonato dalla Legione allievi della Guardia di finanza di Bari è cominciata, stamattina, nell’aula magna della Corte d’Appello di Bari, la cerimonia di commemorazione nel 31esimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i poliziotti della loro scorta, vittime della strage di Capaci avvenuta il 23 maggio del 1992.

Bari, il ricordo della Strage di Capaci - L'inno nazionale eseguito dalla legione allievi della Gdf">Bari, il ricordo della Strage di Capaci - L'inno nazionale eseguito dalla legione allievi della Gdf

Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Corte d’Appello di Bari e il procuratore generale insieme agli studenti delle scuole superiori che hanno svolto attività nell’ambito di progetti scolastici sull’educazione alla legalità.

Alla voce di Riccardo Scamarcio sono affidate riflessioni e pensieri sulla mafia, scritti da Giannicola Sinisi e tratti dalle interviste di Giovanni Falcone. «Bisogna che le nuove generazioni conoscano e capiscano che ci sono uomini dello Stato che hanno pagato con la vita e hanno ottenuto grandi risultati scoperchiando un vaso di pandora di poteri occulti e criminali che hanno agito e continuano ad agire contro l’interesse dei cittadini. Ci sono tantissimi martiri in questo paese», ha affermato l’attore originario di Andria prima della cerimonia.

Bari, il ricordo della Strage di Capaci - Riccardo Scamarcio legge brani delle interviste di Falcone">Bari, il ricordo della Strage di Capaci - Riccardo Scamarcio legge brani delle interviste di Falcone

Al termine verrà conferito un riconoscimento per le attività di antimafia sociale a don Riccardo Agresti, responsabile del progetto “Senza sbarre” della diocesi di Andria.

Bari Riccardo Scamarcio legge brani delle interviste di Giovanni Falcone">Strage di Capaci: a Bari Riccardo Scamarcio legge brani delle interviste di Giovanni Falcone

Negli anni precedenti, prima dell’interruzione dovuta alle limitazioni della pandemia, il riconoscimento venne conferito a Stefano Fumarulo, responsabile dell’Ufficio regionale di Bari dell’antimafia sociale prematuramente scomparso, e alla dottoressa Daniela Marcone, foggiana, vicepresidente dell’associazione “Libera – contro le mafie”.

Bari, in Corte d'Appello il ricordo della Strage di Capaci - Parlano gli studenti">Bari, in Corte d'Appello il ricordo della Strage di Capaci - Parlano gli studenti

Alla cerimonia ha preso parte anche l’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone. «Quello che è successo 31 anni fa a Capaci – ha affermato – ha segnato la storia del nostro Paese. Una data che è diventata un punto di riferimento per intere generazioni ed è bello vedere qui oggi anche tanti giovani, in virtù del fatto che quello che è stato non sarà dimenticato. La data di oggi segna uno spartiacque nella lotta alla mafia e abbiamo il dovere di continuare a ricordarla. Ognuno deve fare la sua parte: sta a noi Istituzioni supportare la Magistratura e i cittadini perbene. Uniti per un unico obiettivo», ha concluso Barone.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ricorda così, in una nota, le vittime della strage di Capaci: «Onoriamo le loro storie, insieme a quelle di tutte le vittime innocenti di mafia, per dare sostanza ai valori della legalità, della giustizia, della solidarietà e tenere a mente che questi valori vivono nelle piccole cose di ogni giorno e si alimentano attraverso le nostre scelte quotidiane», ha scritto.

Emiliano ha poi evidenziato che la Regione Puglia investe «tanto nell’antimafia sociale. Nel solco della lezione di Giovanni Falcone abbiamo creato la Fondazione “Stefano Fumarulo”, per rafforzare i progetti di cultura della legalità, tenere alta la memoria di queste persone straordinarie che non ci sono più, contrastare le mafie attraverso la conoscenza e il buon esempio da trasmettere alle generazioni più giovani», si legge nella nota.

Foto e video in questo articolo sono di Mara Chiarelli

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