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Bari in prima linea contro il caldo: in estate aiutati 2mila soggetti fragili

L’ondata di calore eccezionale che ha colpito l’Italia quest’estate ha messo a dura prova molte città, ma Bari ha dimostrato di essere pronta a far fronte all’emergenza. Grazie a un piano operativo straordinario, messo in atto dall’Assessorato al Welfare e coordinato con i presidi territoriali, la città pugliese ha garantito assistenza e supporto a migliaia di cittadini vulnerabili, in particolare anziani e persone con disabilità.

I dati relativi agli interventi effettuati dal 21 giugno al 31 agosto sono eloquenti: oltre 1.854 anziani sono stati contattati quotidianamente per verificare le loro condizioni di salute, mentre il servizio di “pony della solidarietà” ha consegnato generi alimentari e farmaci a domicilio a coloro che ne avevano bisogno. Centinaia di persone senza fissa dimora e in condizioni di povertà sono state accolte in strutture di accoglienza e hanno ricevuto pasti caldi e assistenza sanitaria.

«La città di Bari ha dimostrato una grande capacità di reazione di fronte a questa emergenza – ha commentato l’assessora al Welfare Elisabetta Vaccarella -. Grazie al lavoro coordinato di tutte le realtà coinvolte, siamo riusciti a garantire un supporto concreto a chi ne aveva più bisogno. Questo ci dimostra che con una buona organizzazione e una forte rete di collaborazione possiamo affrontare anche le sfide più impegnative».

Un futuro più resiliente

L’emergenza estiva ha evidenziato la necessità di investire in misure di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici. Bari sta già lavorando per rendere la città più resiliente, attraverso la creazione di aree verdi, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e la promozione di comportamenti sostenibili.

«Questa esperienza ci insegna che dobbiamo essere preparati ad affrontare eventi estremi sempre più frequenti – ha concluso l’assessora Vaccarella -. La nostra città ha dimostrato di avere le risorse e la capacità di reagire in modo efficace, ma dobbiamo continuare a investire nella prevenzione e nella protezione dei più vulnerabili».

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