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Bari sempre più al centro della “tempesta”: terza in Italia per mortalità a causa del caldo

Su 112 casi climatici estremi che si sono verificati in Puglia dal 2010 al 2022, 42 hanno interessato Bari, con 20 allagamenti da piogge intense, 3 danni alle infrastrutture causati da piogge intense, 17 danni causati da trombe d’aria o da raffiche di vento, 1 danno da grandinate e 1 mareggiata.

Il capoluogo pugliese si è dimostrato particolarmente esposto ai cambiamenti atmosferici che stanno interessando il pianeta, pagando un pesante conto: l’eccesso di mortalità dovuto al caldo è del 60%, il terzo più alto tra le città italiane (dopo Torino e Campobasso).

Il Mediterraneo è una delle aree del mondo dove la temperatura è salita di più negli ultimi anni. Anche nel confronto con le altre città, Bari evidenzia importanti criticità. Solo ad Algeri, Barcellona, Marsiglia, Roma e Palermo la temperatura è salita di più dal 1960 secondo i dati di Berkeley Earth (un incremento del 2,15 gradi centigradi).

Il report stilato da Legambiente passa in rassegna anche alcune criticità relative ai quartieri del capoluogo pugliese. In particolare si sofferma su Japigia e Carbonara, due dei quartieri colpiti ripetutamente dagli allagamenti delle strade e dal forte vento. Tra i più importanti eventi quello che si è verificato il 10 gennaio scorso, con l’allagamento per le piogge intense dell’area della Fiera del Levante e di via La Rotella, con la chiusura di un sottopassaggio. Ma anche la tracimazione della fogna di via Prospero Petroni il 14 febbraio 2020, a causa delle forti piogge; l’allagamento delle strade di Carbonara, il 7 settembre 2019, e l’11 luglio la tromba d’aria che ha colpito Torre a Mare, rovesciando diverse barche e danneggiando anche i dehors di alcuni bar e ristoranti nella piazzetta del porto. Il 24 aprile sempre del 2019, poi, un autista di un camion è rimasto gravemente ferito per la caduta di un albero, tra Carbonara e Loseto, provocata dal forte vento. Il 5 ottobre 2018, inoltre, ancora un forte temporale ha mandato in tilt la città, con strade, piste ciclabili e sottopassi allagati, e una situazione difficile anche sulla tangenziale con forti rallentamenti al traffico a causa della scarsa visibilità.

Bari, però, viene presa anche da esempio positivo su cosa fare per riuscire ad adattarsi alle conseguenze del cambiamento climatico. Nel report si fa riferimento al “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, emanato nel 2021 dal Ministero della Transizione Ecologica. In particolare viene citato l’intervento effettuato a Bari per la riqualificazione di via Fratelli Spizzico, nella zona Sant’Anna, per un importo di poco meno di 1,7 milioni di euro. Gli interventi previsti consistono nell’inserimento di elementi di arredo verde realizzati utilizzando piante autoctone per assicurare ombra, riutilizzo delle acque meteoriche, infiltrazione delle stesse nel suolo. Il progetto riguarda un’area estesa per circa 7.500 metri quadri e prevede 60 alberi ad alto fusto e decine di alberi da frutto. L’irrigazione sarà garantita attraverso la raccolta delle acque meteoriche.

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