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Bari, «Sì, è un Ferragosto da record ma i trasporti restano un flop»

(foto di Luca Turi)

Le presenze turistiche in città a Ferragosto hanno registrato numeri da record in questo 2022. Sono migliaia i turisti che hanno scelto Bari per trascorrere le proprie vacanze e gli operatori del settore possono tirare un sospiro di sollievo per quella che si sta confermando la prima vera ripresa dopo la pandemia. Ma gli interventi per migliorare l’offerta turistica della città sono ancora molti, a partire dal miglioramento della rete di collegamento di Bari con le sue aree interne e con le altre città italiane.

«Implementare la rete delle infrastrutture resta un obiettivo fondamentale da perseguire – spiega Cosimo Ranieri, presidente di Confindustria Turismo per Bari e Bat – I trasporti ferroviari continuano ad essere carenti. Una rete migliore ci consentirebbe di essere più rapidi ed efficienti e aumentare i volumi degli spostamenti interni alla nostra regione». Moltissimi turisti che arrivano a Bari dall’aeroporto o tramite le navi da crociera, usano il capoluogo come base per spostarsi in altre zone più interne. E spesso i collegamenti non sono all’altezza delle richieste, con mezzi vecchi e corse non abbastanza frequenti. A risentire della mancanza di una rete ferroviaria adeguata non sono solo i turisti che si spostano all’interno della regione o tra i paesi della provincia di Bari.

Mancano trasporti rapidi con le altre grandi città come Roma o Napoli che consentirebbero di ampliare l’offerta turistica cittadina, destagionalizzandola. «Molti turisti scelgono come formula la visita in più tappe in diverse città, con collegamenti migliori anche Bari ne beneficerebbe».

Da migliorare, nella prospettiva di una affluenza turistica destinata a crescere nei prossimi anni, anche la promozione fuori dal territorio degli eventi che riguardano Bari. «Gli eventi vanno comunicati meglio ai turisti – spiega ancora Ranieri – e non solo all’interno della nostra comunità. Bisogna spingere molto sull’inglese anche con mezzi molto semplici, come l’accoglienza negli hotel, in attesa della tanto desiderata “Bari guest card”. Anche il sistema degli infopoint andrebbe valutato meglio».

In ogni caso l’andamento della stagione fa ben sperare nelle prospettive future, con un’unica nota di rammarico: la mancanza dei turisti russi. «Ci dispiace molto perché il rapporto con la comunità russa è stato sempre fondamentale per Bari – conclude Ranieri – A livello di numeri, però, siamo riusciti a sopperire alla loro mancanza grazie all’afflusso in città di tanti turisti europei e americani».

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