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Brevettati al Miulli due nuovi device: il goniometro ulnare e un innovativo vassoio portaprovette

Due nuovi device sono stati brevettati dall’Ente ecclesiastico ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti: si tratta di un goniometro ulnare per uso in ambito neurologico e di un innovativo vassoio portaprovette prelievo-specifico.

Entrambi i brevetti si inseriscono in un più ampio corpus di attività del Miulli, dove sono attualmente in corso oltre 100 ricerche cliniche svolte in collaborazione con importanti istituzioni nazionali e internazionali.

Il primo importante risultato è stato ottenuto dalla dottoressa Lara Gallicchio, tecnico di Neurofisiopatologia dell’unità operativa complessa di Neurologia diretta dal dottor Filippo Tamma: il goniometro ulnare sarà utilizzato per l’esecuzione di una metodica diagnostica elettroneurografica. Il suo utilizzo ha la finalità di ottenere una misurazione più precisa della velocità di conduzione motoria del nervo ulnare nel tratto sovra-sottogomito, utile per diagnosticare i rallentamenti focali di tale nervo in alcune situazioni patologiche (come per esempio la sindrome del canale cubitale). Dopo l’acquisizione del brevetto nel 2021, l’ambulatorio di Neurofisiopatologia ha disegnato un protocollo per confrontare le misurazioni della velocità di conduzione motoria ulnare ottenute con il goniometro rispetto alla metodica standard: due diversi operatori hanno eseguito lo stesso esame in maniera indipendente, con e senza l’ausilio del goniometro su pazienti sintomatici e soggetti sani.

Il secondo device brevettato dal nosocomio di Acquaviva delle Fonti è invece un funzionale vassoio portaprovette prelievo-specifico, realizzato dall’infermiere Rocco Simone dell’unità operativa complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva diretta dal dottor Francesco Decembrino, e finalizzato a minimizzare o azzerare la probabilità di errore nella conservazione delle provette. Queste infatti sono di fondamentale importanza tra gli strumenti utilizzati nell’ambito dei prelievi e delle analisi in laboratorio, pertanto è sentita l’esigenza di un vassoio (in particolare per campioni istologici e citologici) che ne permetta una facile identificazione.

Per consentire l’identificazione di una provetta è noto l’utilizzo di etichette adesive, ove vengono riportate informazioni relative al campione. Il nuovo vassoio, invece, comprende uno strato forato lastriforme che permette di posizionare e conservare le provette in modo ordinato, sicuro e stabile. La particolarità sta nella forma del vassoio, che fornisce una rappresentazione grafica di un tessuto o organo da cui il campione istologico o citologico è prelevato.

Accanto all’attività in ambito di brevetti, l’Ospedale Miulli continua nella notevole produzione scientifica a cura del personale dell’Ente: un dato determinante conferma infatti che dal 2020 più di 150 autori con affiliazione Miulli hanno pubblicato oltre 300 articoli indicizzati sulla piattaforma istituzionale PubMed.

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