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Castellana, danneggiate le auto di operai Arif che sradicavano ulivi colpiti da Xylella

Le auto di alcuni dipendenti dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), impegnati nelle eradicazioni di ulivi colpiti da Xylella, sono state danneggiate a Castellana Grotte con scritte intimidatorie incise sulla carrozzeria.

A denunciarlo è Cia – Agricoltori italiani Puglia che, con il presidente Gennaro Sicolo, denuncia «un vile, violento e insensato atto d’intimidazione perpetrato ai danni di chi fa soltanto il proprio lavoro, cercando di dare un contributo essenziale e fondamentale al contrasto della Xylella».

Cia Puglia condanna «con forza questi atti violenti e intimidatori» ed esprime «piena e totale solidarietà agli operai dell’Arif che ne sono stati vittime. Le eradicazioni sono necessarie – prosegue Sicolo – e chi si ostina a sostenere il contrario continua a credere a santoni e complottismi che, purtroppo, sono tra i primi responsabili dei ritardi accumulati nel contrasto alla Xylella».

Per Cia Puglia, gli atti intimidatori delle ultime ore «sono il frutto avvelenato di chi utilizza rabbia ed esasperazione per obiettivi di cui non riusciamo a capire il senso».

Anche per questo motivo Sicolo ribadisce che da tempo la confederazione degli agricoltori sta «chiedendo che il Governo nomini un Commissario straordinario a cui siano conferiti poteri e prerogative per intervenire più agilmente e fare in modo che le azioni, i ristori e i reimpianti previsti dal Piano di contrasto alla Xylella possano procedere in modo celere ed efficace. È una richiesta che ho avanzato nuovamente anche giovedì 16 febbraio, al sottosegretario all’Agricoltura La Pietra, nel corso del tavolo ministeriale che si è tenuto al Masaf, ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Bisogna procedere più velocemente su diagnosi precoci, eradicazioni più rapide, attività di ricerca per rafforzare il contrasto alla diffusione e scongiurare il rischio enorme che la Xylella arrivi a pregiudicare anche gli ulivi del nord della Puglia».

La Xylella ha distrutto milioni di piante d’ulivo, inaridendo gran parte del potenziale produttivo olivicolo del Salento e delle altre zone pesantemente colpite dalla diffusione del batterio. Allo “scoccare” dei 10 anni dalla prima comparsa dei devastanti effetti del vettore, «l’unico modo per dare una svolta a questa drammatica realtà è quella di abbandonare una volta per tutte i complottismi antiscientifici e accelerare azioni e programmi già finanziati per il rilancio e la riqualificazione del settore olivicolo», conclude Sicolo.

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