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Cinque miliardi per le Zes: opportunità anche per quelle di Bari e Taranto

Un plafond da cinque miliardi di euro dedicato agli insediamenti produttivi e alle opere di adeguamento infrastrutturale, un roadshow internazionale per attrarre capitali dall’estero e un programma di attività di reshoring. Senza dimenticare una linea di finanziamento ad hoc, che riconosce un’agevolazione sul tasso d’interesse, per le aziende pronte a investire. Intesa Sanpaolo scende in campo per sostenere lo sviluppo delle Zone economiche speciali (Zes) del Sud e delle Zone logistiche semplificate (Zls) del Nord. Aree che, come hanno spiegato i vertici dell’istituto di credito riuniti ieri a Napoli, «sono potenzialmente strategiche per la crescita dell’economia marittima e hanno l’obiettivo di creare una sinergia tra il sistema logistico-portuale e l’industria manifatturiera per favorire nuovi investimenti attraverso incentivi fiscali e amministrativi».

Il nuovo piano di valorizzazione delle Zes e delle Zls varato da Intesa Sanpaolo arriva in un momento in cui le pastoie burocratiche sembrano aver ceduto il passo a un’accelerazione delle iniziative imprenditoriali, soprattutto nel Mezzogiorno. Dallo scorso mese di agosto, infatti, sono state rilasciate circa 20 autorizzazioni uniche, il che significa altrettanti nuovi insediamenti nel territorio delle Zes. «Con la semplificazione burocratica – ha spiegato Giuseppe Romano, commissario straordinario delle Zes di Campania e Calabria – siamo riusciti a far partire otto sportelli digitali: una rivoluzione copernicana perché si tratta degli sportelli attraverso i quali l’imprenditore che intende allocarsi all’interno delle nostre aree avanza un’unica istanza sullo sportello digitale che genera un unico provvedimento, cioè l’autorizzazione del commissario che sostituisce quella miriade di autorizzazioni prima necessarie per aprire». I prossimi passi? «Sono la realizzazione di opere infrastrutturali capaci di supportare i nuovi insediamenti ha aggiunto Romano – Viaggiamo su due binari paralleli, uno diretto ad attrarre sempre maggiori investimenti, l’altro a mettere in campo opere già finanziate dal Pnrr».

Alla presentazione del piano ha partecipato anche Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo: «Il Mediterraneo rappresenta l’1% dei mari della terra, ma vi transita il 20% del traffico marittimo mondiale e il 27% dei servizi di linea container. È qui che intendiamo fare da motore dello sviluppo per tutte le attività nelle quali si esplicano il saper fare e la capacità innovativa delle imprese italiane».

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