Ora l’obiettivo a breve termine è uno solo: chiudere il prima possibile le liste per le amministrative da presentare entro la seconda settimana di maggio. Un capitolo su cui gli schieramenti a sostegno di Laforgia e Leccese erano già al lavoro, segno che l’idea di correre divisi nella corsa alla poltrona di primo cittadino maturava nell’ambiente da un po’.
Per il capo di gabinetto del sindaco uscente Decaro in prima linea c’è il Pd, che il prossimo lunedì sottoporrà la lista dei nomi, già pronta, in assemblea cittadina per una verifica finale. «Sapendo che c’è questa bruttura del voto disgiunto mi limito a comporre la squadra più forte possibile per il Partito Democratico», ha spiegato il segretario del Pd barese Gianfranco Todaro.
L’elenco sarà poi passato al setaccio da una commissione di garanzia che valuterà l’integrità dei nomi proposti da tutta la colazione a sostegno di Leccese. Oltre al Pd, l’ex deputato ambientalista dovrebbe sicuramente poter contare su almeno altre cinque liste tra i gruppi civici vicini a Decaro, Europa Verde, Azione e Socialdemocratici. Dopo una riunione organizzativa che si è tenuta ieri sera con la Convenzione, il fronte opposto ha messo a punto una squadra ad hoc per trovare la quadra.
Sul tavolo sicuramente un contenitore afferente al mondo dell’associazionismo giovanile e di sinistra, strettamente legato al penalista, un altro che dovrebbe tenere insieme il Partito Socialista, Italia Viva e Più Europa. Ultimo, ma non meno importante, quello del M5S. Nel risiko delle alleanze resta ancora da sciogliere il nodo di Sinistra Italiana, che nei giorni scorsi – con Vendola nel ruolo di pontiere – ha fallito tentativo di trovare una soluzione unitaria andata in frantumi col dietrofront di Colaianni. Per rafforzare Alleanza Verdi e Sinistra, anche in vista delle europee, il partito potrebbe decidere di mollare in corsa Laforgia per dare il proprio sostegno a Leccese.
