Home Puglia Bari De Laurentiis: «Il Bari in serie B? Atteggiamento alla Rambo»

De Laurentiis: «Il Bari in serie B? Atteggiamento alla Rambo»

«Sarà un anno difficile, ci sono tante squadre importanti. Ci affacciamo ad un categoria nuova per noi, l’obiettivo è farci trovare preparati. Vorrei stare nella parte alta della classifica, ma non sempre chi investe ottiene risultati. Mi auguro di potermi battere ad armi pari per costruire un campionato emozionante». Alla vigilia della partenza per il ritiro di Roccaraso Luigi De Laurentiis fissa target e ambizioni in vista del ritorno in Serie B della squadra biancorossa dopo quattro anni tra «Inferno» e «Purgatorio». L’occasione è la presentazione all’hotel Westin Palace di Milano del campionato di Serie B 2022/23 sulla piattaforma Helbiz Live (tra quelle che trasmetteranno le gare del torneo cadetto). Presente anche il presidente della Lega di B Balata, insieme a numerosi patron dei club partecipanti al campionato.

L’amministratore unico ribadisce la linea della prudenza rispondendo alle domande dei cronisti su quale sia la reale ambizione del Bari: «Noi non vendiamo sogni, il calcio è una macchina complessa e difficile, quindi siamo realisti». De Laurentiis pone a modello della sua teoria dell’equilibrio rispetto a obiettivi e investimenti anche il Palermo, ricordando che il club siciliano pur potendo contare su una proprietà solida e dal patrimonio faraonico al momento «sta programmando».

Programmazione come quella definita di concerto con il direttore sportivo il 31 maggio nel vertice capitolino nel quartier generale della Filmauro. Priorità al mercato, con «licenza di aggredirlo» per rinforzare l’organico di Mignani: «Un nome ad effetto? Ci stiamo lavorando. Se poi lo dicessi Polito mi ammazzerebbe», scherza il patron biancorosso, osservando che «comunque si dovrà fare i conti anche con i costi». Nessuna paura di competere in una campionato che in tanti hanno definito una A2: «Il pubblico di Bari vedrà una Serie B fantastica, credo ci sarà grandissimo entusiasmo a ritornare allo stadio. Chi temo? Vediamo che succede con il mercato, poi vedremo chi sarà la più forte. Il calcio è abbastanza imprevedibile, ci sono squadre che hanno investito cifre esorbitanti e sono rimaste a metà classifica. Poi bisogna capire questo primo anno cosa accadrà e se sarà necessario fare in corsa aggiustamenti alla squadra». Sull’atteggiamento di Antenucci e compagni in B il cinema offre al primogenito di Aurelio De Laurentiis sempre il titolo giusto: «Vorrei che il Bari vivesse una stagione alla Rambo».

In attesa dei prossimi colpi di Polito, il presidente biancorosso esalta anche le qualità dei suoi giocatori, puntando su due profili che uniscono il passato e il presente: «Di Cesare è super, dimostra 29 anni e Maita per me è fortissimo, può diventare il nuovo Frattesi».

Chiuso il ciclo foriero di due promozioni, si apre un nuovo capitolo della gestione De Laurentiis che riparte dal tecnico Mignani, fresco di prolungamento di contratto fino al 2024: «La continuità è molto importante. Quando questa è positiva, quando il gruppo si costruisce e si trovano le persone giuste si programma, si costruisce un percorso, ed è quello che vogliamo fare. Questo percorso ha finito il suo primo ciclo, ora ne inizia uno nuovo. Quindi bisognerà comprendere e adattarsi, ma si parte con una base di persone e professionalità con cui c’è un grande rapporto».

Capitolo giovani: «Abbiamo aperto 25 Academy e 3000 bambini vestono biancorosso. Punto molto sui giovani. Vorremmo scovare un nuovo Cassano», il sogno del giovane imprenditore romano.

Inevitabile una battuta anche sulla spinosa questione della multiproprietà. Dopo le due sconfitte in ambito federale il Bari si prepara alla battaglia al Collegio di Garanzia del CONI, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva: «Tengo molto al Bari. Certo è una situazione complicata per una norma cambiata in corsa. Ci stiamo adoperando in tutti i tribunali. La doppia proprietà mi preoccupa, è un pensiero continuo soprattutto quando si mette impegno e si parla di economie importanti. Oggi è difficile prevedere quali saranno gli scenari futuri. Deciderà la Filmauro. Noi abbiamo continuato a programmare, a costruire un percorso importante senza nasconderci e lo facciamo con grande entusiasmo per valorizzare la squadra».

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