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I Tiromancino in concerto a Ruvo. Zampaglione: «Vi racconto la mia doppia personalità»

Federico Zampaglione torna a vestire i panni del cantautore dopo una lunga pausa per dedicarsi al suo ultimo film “Morrison” che tante soddisfazioni ha regalato a lui (in versione regista e coautore della sceneggiatura) e al cast del film.

Musicista, polistrumentista, autore, scrittore e regista, Zampaglione si conferma essere ancora una volta uno dei più significativi e poliedrici artisti italiani, capace di spaziare tra musica, cinema e scrittura ottenendo ottimi riscontri sia da parte del pubblico che della critica. I Tiromancino nascono nel 1989 e durante tutti gli anni novanta, con le loro sonorità uniche e sperimentali diventano uno dei gruppi di riferimento della scena musicale indie pubblicando 4 album. Il grande successo di pubblico arriva nel 2000 grazie all’ album “La Descrizione Di Un Attimo”, loro quinto lavoro.

Da allora in poi i Tiromancino, sotto la guida del loro leader storico Federico Zampaglione, pubblicano altri otto album (tra inediti, raccolte e live) conquistando numerosi dischi di platino. Il gruppo sarà in concerto il 17 a Ruvo di Puglia con il loro “Best Of Tour”.

Regista e cantautore, come coniuga entrambe le passioni?

«Fanno entrambe parte di me, una e il continuo dell’altra. Sono due lavori molto diversi dal punto di vista tecnico: l’approccio creativo è sempre quello di avere un’idea e qualcosa da dire».

Il cinema in che modo riesce a “completare” il suo essere artista?

«Esploro zone diverse. Con la musica mi viene più congeniale e naturale una narrativa di elementi positivi e di riflessione, quindi è un musica spesso delicata che vuole raccontare e non aggredire. Con il cinema io prediligo atmosfere cupe, inquietanti e legate alla paura. Ho già fatto due film per i cinema horror che sono andati su tutti i grandi schermi del mondo. Ora mi aspetta un nuovo viaggio nel genere thriller. Come è evidente con il cinema viene fuori il mio lato nascosto, le mie paure e gli incubi che faccio. Ho dato voce a un dark side che ognuno di noi ha dentro di sé».

Negli anni ha vantato collaborazioni con artisti del calibro di Elisa, Tiziano Ferro, Fabri Fibra e Alessandra Amoroso. Quale tra i tanti feat le è rimasto di più nel cuore?

«Sicuramente Tiziano Ferro, ultima mia collaborazione in ordine temporale. La versione di “Per me è importante” mi piacque davvero tanto. È una canzone magica. In generale tutte le collaborazioni che faccio le faccio perchè sono ispirato, non si possono fare feat su comando. Si è creata anzi riscoperta una sintonia che nasce da lontano».

Una delle canzoni del suo ultimo album “Ho cambiato tante case” è “Domenica”. A proposito del brano ha dichiarato: «È nata in un istante ma racconta una vita intera». Cosa intende?

«La canzone è nata così: un giorno ho iniziato a canticchiarla, non so neanche come. L’idea della domenica in se che è un giorno strano dove c’è sempre un mix di stati d’animo, un po’ di malinconia, un po’ di pace, riflessione. Poi dentro ci sono dei ricordi sulle mie finestre del passato. Ho letteralmente tentato di evocare nel testo una leggerezza malinconica».

Il 17 approderà a Ruvo di Puglia con il “Best of Tour”. Con quale criterio ha scelto le tracce da includere in scaletta?

«Avranno spazio tutte le canzoni più amate, tutti i nostri successi. Grazie a queste si crea un bellissimo clima di festa e armonia».

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