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L’Altamura torna tra i pro: la prima volta in C2 con il presidente-calciatore Franco Tafuni

Da calciatore Franco Tafuni aveva ricoperto il ruolo di terzino, aveva un fisico imponente ed era molto focoso in campo e fuori. Franco il primo e forse unico caso della storia in Italia ad aver ricoperto il ruolo di calciatore-presidente della sua Altamura, era conosciuto ed apprezzato da tutti. Juventino doc, era amico del presidente Giampiero Boniperti e di Michael Platini. Da presidente ha portato in C1 il Matera. Padre di sei figli e sposato, Franco amava il calcio alla follia. La sua impresa più grande è stata quella di portare l’Altamura in C, nella stagione 1988-89 vincendo sul campo del Rende. Nella Murgia scoppiò una festa incredibile come per uno scudetto. Tutti definivano Franco una forza della natura. Il 30 agosto 2009 è venuto meno dopo 9 lunghi anni in cui ha combattuto la SLA (ovvero la Sclerosi laterale Amiotrofica che Borgonovo, un altro ex calciatore, aveva soprannominato “La Stronza”). Abbiamo raccolto alcune testimonianze di chi lo ha apprezzato e conosciuto la sua storia.

Il ricordo di Giulio Mola, giornalista sportivo e scrittore del libro “L’ultima Partita: inchiesta su malattie e decessi sospetti nel gioco più bello del mondo” con prefazione di Luca Vialli, a pagina 134 cita Franco Tafuni. Il pensiero di Giulio Mola: «Franco Tafuni, scomparso nell’estate del 2009 a causa della SLA resta uno dei grandi misteri del calcio italiano. Non è solo una perdita dolorosa di un calciatore amatissimo da Altamura e nel materano, ma dovunque perché era apprezzato da Boniperti a tanti altri. La sua dipartita, però, rappresenta un ‘mistero’ legato ai decessi improvvisi e molto dolorosi avvenuti in quegli anni che hanno coinvolto diversi giocatori. La famiglia di Tafuni denunciò, in seguito, che fra le cause del possibile decesso potesse esserci l’uso di farmaci e qualcosa legato a dei movimenti strani che succedevano negli spogliatoi. Quello che è avvenuto poi qualche anno dopo con Stefano Borgonovo, Bruno Beatrice e ad altri giocatori. Resta scalpito il ricordo bellissimo di un calciatore e presidente amato dai suoi tifosi».

Il ricordo di Salvatore Guastella, ex Bari dal 1983 al 1989 ed amico di Franco Tafuni fu presente ad un amichevole quando Franco, già convivente con la malattia si presentò a salutare i suoi amici ed ex compagni. Le parole di Sasà Guastella: «Sembra passato ieri al ricordo di quella che non era una semplice amichevole per un raccolta di fondi al fine di dare una mano alla famiglia a causa delle tante spese che sostenevano. A Franco gli volevano bene tutti, anche i suoi nemici, perché era sfrontato e coraggioso come in campo. Quando lo rividi, per quell’amichevole. privato di energie fisiche e sulla sedia, mi girai un attimo e trattenni a fatica le lacrime perché da un gigante buono che era accostato per portamento e capacità tecniche, al tedesco “scudettato” dell’Hellas Verona, Hans Peter Briegel non potevi immaginartelo diversamente. Ma in quell’occasione lui con grande forza sorrideva e lottava come l’uomo tigre, altro suo soprannome. Lascia un enorme vuoto». Guastella ha fatto parte del Bari che ha compiuto una cavalcata strepitosa in Coppa Italia del Bari di mister Bolchi, capitanato da Totò Lopez che nella stagione 83-84’ ha battuto la Juventus di Platini guidata da Trapattoni, di cui Franco Tafuni era tifosissimo ed amico. L’estate di quell’anno Tafuni tifoso della Vecchia Signora, fece disputare una gara amichevole a quel mitico gruppo del Bari facendo indossare una maglia ufficiale della Juventus, come viene raccontato nel libro scritto da Franco Cirici, “L’altra metà del Bari”, a giocatori che poi hanno scritto pagine di storia del Bari. Nella foto quegli amici di Franco indossarono solo per l’occasione la maglia originale dei bianconeri. In foto ecco chi sono quei volti noti: da sinistra verso destra in alto: Tavarilli, G. Loseto, Cuccovillo, Maggi, Mariano, Tafuni (pres. Altamura); in basso: Lopez, O. Loseto, De Trizio, Frappampina e Armenise. Franco anche in questo caso viene descritto come un grande aggregatore e personaggio fuori dagli schemi.

Il ricordo di Gianluca Paparesta. Presente all’amichevole disputata il 28 giugno 2005 per raccolta fondi in favore di Franco Tafuni, tra gli ospiti illustri, accanto all’allora presidente del Bari, Vincenzo Matarrese c’era anche l’arbitro internazionale barese. «Conservo il ricordo di un uomo genuino e persona “pura”. Aveva una forza incredibile e dedicava tutto se stesso al mondo del calcio e si arrabbiava anche tanto quando non riconosceva il giusto impegno da parte dei giocatori. Ricordo “Francuccio” con grande affetto. Il giorno dell’amichevole sfoggiò un sorriso che sembrava voler dare lui forza agli altri e la sua testimonianza e ciò che ha fatto mi auguro che possa essere un esempio. Per Altamura promossa da meno di una settimana è una grande cassa di risonanza anche dal punto di vista imprenditoriale».

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