Home Puglia Bari Omicidio a Molfetta, Libera Puglia: «Dobbiamo fare di più tutti con coraggio»

Omicidio a Molfetta, Libera Puglia: «Dobbiamo fare di più tutti con coraggio»

«È un grande dolore morire a 19 anni in questo modo e niente può giustificare una morte così». Lo afferma don Angelo Cassano, referente della sezione pugliese di Libera, commentando l’omicidio della 19enne Antonella Lopez, uccisa a colpi di pistola all’esterno di un lido a Molfetta, al culmine di una rissa scoppiata molto probabilmente tra giovani esponenti di clan baresi.

«Pregherò per te Antonella, che riposi in pace, ma pregherò affinché il Signore scuota tutti e soprattutto un mondo politico che vuole reprimere la solidarietà, la lotta, l’impegno e i diritti, che non investe sui giovani che crea disuguaglianze e corruzione», scrive il parroco, evidenziando che «dobbiamo fare di più tutti con coraggio».

Don Angelo Cassano sottolinea che «Antonella ci mette tutti dinanzi alle nostre responsabilità di come voltiamo la faccia dall’altra parte dinanzi alla violenza e prepotenza mafiosa, alle complicità ai silenzi alla mancanza di prospettive di un Paese che sta togliendo ogni speranza ai nostri ragazzi. Non basta – conclude – l’azione repressiva se non ci indigniamo più e ci laviamo la coscienza, non basta commuoversi se non ci muoviamo e agiamo».

I deputati pugliesi del Pd: «Serve una risposta esemplare dello Stato»

«Quanto è avvenuto la notte scorsa in una discoteca di Molfetta lascia attoniti e dimostra quanto grave sia l’emergenza sicurezza nell’area». affermano i deputati pugliesi del Partito democratico Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi.

Il decesso della giovane ragazza originaria del quartiere San Girolamo di Bari, affermano gli onorevoli, «è un dramma che scuote la comunità molfettese e impone una risposta esemplare da parte delle istituzioni. Il caos scatenato in quella discoteca è un pericoloso sintomo della recrudescenza dei fenomeni mafiosi».

I deputati dem parlano di «scene da far west che ci fanno tornare indietro di decenni e che lo Stato deve far di tutto per reprimere, a cominciare dal fornire un supporto concreto, di personale e risorse, alle autorità di pubblica sicurezza nelle nostre città».

Pagano, Lacarra e Stefanazzi esprimono vicinanza «ai cari della giovanissima ragazza che ha perso la vita nel modo più assurdo nella speranza che i responsabili siano presto individuati e, soprattutto, che le nostre comunità possano ritrovare la serenità minacciata quotidianamente da episodi del genere», concludono.

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