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Prima l’Europa poi il Pd: Decaro in pole per la candidatura ma c’è chi lo vuole alla guida del centrosinistra

In attesa di conoscere il nome del suo successore al Comune di Bari, il sindaco Antonio Decaro s’è tuffato nella campagna elettorale per le Europee. Ieri lo ha ribadito ai giornalisti nella sede della Corte dei Conti durante l’udienza di parifica del bilancio della Regione Puglia. Una certezza condita da un pizzico di preoccupazione per il cambio di stile di vita. «Oggi per tornare a casa o andare a Pane e Pomodoro dal Comune basta un autobus – ha scherzato ieri con i giornalisti -. Da giugno mi aspettano almeno quattro aerei da prendere ogni settimana per andare e tornare da Bruxelles».

Nel frattempo il presidente dell’Anci ha stilato la road map dei prossimi appuntamenti elettorali con tour programmati nel fine settimana di qui a giugno. A partire da incontri e appuntamenti che ha già tenuto in Campania fra Salerno, Napoli, Avellino, altri piccoli comuni. In precedenza, insieme col presidente Michele Emiliano, è stato a Foggia e nei centri del Subappenino dauno. A seguire le altre regioni, Calabria, Molise, Basilicata e Sicilia. Una fase operativa finalizzata a costruire lo “zoccolo duro” dei consensi per la conquista di uno dei tre posti in palio nel maxi-collegio del Sud che ricomprende ben sei regioni.

Il calcolo di tre seggi prevede, per il Partito democratico, una percentuale non inferiore al 20% al netto della composizione della lista: un elenco pieno di big, come richiesto dalla segretaria Elly Schlein che considera le Europee la madre di tutte le battaglie. Decaro correrà quasi certamente con Pina Picerno, vicepresidente del Parlamento europeo che sarà ricandidata probabilmente come capolista, ma anche con altri big nazionali: forse non con la giornalista Lucia Annunziata, che per ora ha detto no alla candidatura, ma molto probabilmente con l’ex parlamentare Sandro Ruotolo, ora tra i più stretti collaboratori di Schlein, e forse anche insieme con la presidente del Consiglio pugliese Loredana Capone. In attesa dei nomi ufficiali è certo che sarà una sfida all’ultimo voto.

Decaro potrà contare sull’appoggio dei sindaci, ma anche su quello delle forze di centrosinistra non impegnate direttamente con propri simboli visto il sistema proporzionale, ognuno corre per sé. In prima linea ci saranno il Pd e l’area delle civiche di Emiliano a partire dal movimento Con. Lo stesso Emiliano s’è prenotato per fare il coordinatore della campagna elettorale forse anche per scacciare definitivamente la proposta della segretaria Schlein di candidare anche lui insieme con altri governatori di centrosinistra. Resta l’incognita, invece, su quale sarà il futuro di Decaro in caso di elezione al parlamento europeo. Resterà a Bruxelles fino al 2029 o il seggio comunitario sarà solo una tappa intermedia e di avvicinamento per arrivare al palazzo di via Nazario Sauro al posto di Emiliano? Difficile stabilirlo anche perché c’è chi valuta anche un’altra opzione per l’attuale sindaco di Bari: proiettarlo a livello nazionale come nuovo leader del centrosinistra.

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