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Torre a Mare, da centro per la Terza età a mega condominio: il progetto poco chiaro agli ambientalisti

L’area dove era prevista la realizzazione degli alloggi per anziani di famiglie indigenti

Lotto del Buon Samaritano, gli ambientalisti vogliono vederci chiaro. Già da qualche mese, oltre all’opposizione alla soluzione perorata dall’azienda di trasporti, circa la scelta del piano per la costruzione della nuova statale 16, gli attivisti hanno attirato l’attenzione su un lotto di circa 100mila metri quadri a sud del centro abitato di Torre a Mare, confinante con Mola.

La destinazione ”buona”

Quest’area doveva essere un centro polivalente per la Terza età, progettato dalla fondazione “Il Buon Samaritano”, organizzazione non profit per le attività socio-assistenziali per la Terza età. Nell’autunno 2020, sono stati condotti rilievi sulla vegetazione e sulle componenti ambientali per valutare le interferenze tra le opere proposte e le piante del sito. Lo studio si è concentrato su alberature monumentali, colture agrarie pregiate e uliveti monumentali. L’area di intervento, situata a sud-est di Bari, contiene una villa storica con giardino, un orto familiare, un agrumeto, una pineta e scavi degli anni ’90. Tuttavia, questo progetto “buono” dai nobili propositi non sarà realizzato, lasciando spazio ad un progetto di privati completamente diverso.

Il cambio di rotta

Da Regione Puglia, il 5 febbraio, è arrivata la conferma del via libera al cambio di destinazione, da progetto per il bene comune alla costruzione di 423 condomini per l’interesse privato. Per gli ambientalisti, questo passaggio di destinazione ha attinenza con la Variante 3 Anas e inficerebbe sulla bocciatura dell’alternativa possibile e sostenibile, promossa dall’ingegner Martens. «Questo lotto – spiegano le associazioni ambientaliste e i comitati territoriali e cittadini – è ubicato proprio dove l’alternativa possibile e sostenibile, studiata dal professor Martens, prevede un allargamento in sede. Se fosse adottata la soluzione alternativa, salterebbe la soluzione “3” della Variante Anas, ma anche il progetto su un lotto che, per com’è costituito, cementificherebbe più di 100mila metri quadri di suolo».

Gli attivisti vogliono chiarire la situazione, poiché ci sarebbero altri due lotti, proprio nell’area della variante, che sarebbero oggetto di presunte speculazioni. In sintesi, gli ambientalisti stanno lottando contro la Variante 3 Anas, sostenendo che essa comprometterebbe l’ambiente e non risolverebbe i problemi di traffico. Al centro della loro battaglia c’è il lotto del “Buon Samaritano”, destinato ad un centro polivalente per la Terza età, che sarà sostituito da un progetto di privati più inquinante.

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