La buona amministrazione passa dalla trasparenza. È il focus del convegno che si è tenuto ieri al Kursaal Santa Lucia di Bari per discutere del ruolo della prevenzione nell’antiriciclaggio, nell’anticorruzione e nella tutela dei dati e degli obblighi della pubblica amministrazione e la responsabilità dei dirigenti. Incontro a cura del Centro studi europeo antiriciclaggio e compliance “Pierluigi Vigna” in collaborazione con Regione Puglia e Anci Puglia.
«La trasparenza non è uno onere, ma uno strumento di buona amministrazione. Rende la pubblica amministrazione più efficiente e maggiormente al servizio dei cittadini – ha spiegato il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia, in collegamento da remoto – stiamo lavorando sulla digitalizzazione delle procedure di affidamento pubblico, che è una rivoluzione copernicana. Dal prossimo primo gennaio tutte le pubbliche amministrazioni, per fare le gare, dovranno usare piattaforme interconnesse con la banca dati nazionale dei contratti pubblici. Questo garantirà maggiore concorrenza, trasparenza e partecipazione dei cittadini. Una condizione per far sì che gli investimenti del Pnrr siano realizzati in tempo e diano i risultati sperati».
E in tema di Pnrr è stato chiaro Michele Carbone, generale di corpo d’armata della Guardia di finanza e direttore Direzione investigativa antimafia . «Iniziamo a ricevere alcune segnalazioni di operazioni sospette, come dimostra anche la Banca d’Italia nel suo recente rapporto annuale – ha spiegato – Notiamo che c’è un interesse della criminalità organizzata – ha aggiunto – che punta a inserirsi negli appalti, infiltrandosi attraverso imprese che agiscono sotto il loro controllo. La storia ci insegna che ogni volta che ci sono grandi programmi pubblici, la criminalità non è mai disinteressata».
Di seguito il servizio di BTV