Il centrosinistra fissa una data per convocare il tavolo in vista delle comunali a Bari. Il vertice già slittato due volte, è stato fissato al 31 luglio.
Alla riunione prenderanno parte i partiti, in particolare il Pd e Con mentre resta in forse la presenza dei Cinque Stelle che devono prima incontrare il governatore Emiliano in questi giorni fuori dalla Puglia per questioni non istituzionali.
Nel frattempo non decolla la costituzione dell’intergruppo di centro che fa riferimento all’ex ministro Fioroni. L’operazione avrebbe dovuto riunire il gruppo civico Per la Puglia che fa capo ad Emiliano, in particolare i consiglieri regionali Tammacco e l’assessore Sebastiano Leo, ma anche il presidente di commissione Mauro Vizzino oltre ai due esponenti di Azione, i consiglieri regionali Ruggero Mennea e Sergio Clemente.
Qualcosa, però, è andato storto nelle scorse settimane, e l’annuncio ufficiale è stato più volte rimandato. Fino a ieri era in procinto di aderire il consigliere regionale Francesco Lanotte passato al gruppo Misto di minoranza dopo lo strappo con il governatore Emiliano legato alle comunali di Bisceglie. Ma 24 ore fa lo stesso Lanotte ha aderito all’Udc firmando a Roma il passaggio nell’Unione di Centro alla presenza del coordinatore nazionale Lorenzo Cesa e del numero due pugliese Massimo Cassano. E così l’operazione resta in stand by in attesa di un incontro chiarificatore fra gli aspiranti componenti dell’intergruppo fissata per martedì 25 giugno.
Tornando al tavolo Bari il vertice di fine luglio proverà a delimitare il perimetro della coalizione. Un chiarimento che servirà da linea guida anche per le amministrative di Foggia e Lecce. Tutto dipenderà dalla presenza o meno dei Cinque Stelle che rappresentano una gamba fondamentale dell’alleanza. Di qui la necessità di saperlo per tempo, e stabilire regole e criteri chiari a partire da quelli per la scelta dei candidati sindaco. In generale i pentastellati pugliesi sono favorevoli a chiudere l’accordo con il centrosinistra tenendo conto dell’assessorato regionale guidato da Rosa Barone e dal ruolo di vice presidente del consiglio assegnato a Cristian Casili in cui va inserita la consigliera delegata alla cultura Grazia Di Bari. Ma per perfezionare l’intesa serve un chiarimento fra il presidente Emiliano ed il leader Conte che a livello nazionale non ha ancora stabilito se aderire o meno in un’alleanza strutturata con il Pd a livello centrale e locale. Un percorso facilitato in Puglia da un accordo consolidato anche se con qualche crepa dopo le comunali di Brindisi, con la sconfitta del candidato cinque stelle. Se il matrimonio continuerà, gli stessi cinque stelle potrebbero chiedere il candidato sindaco su Foggia mentre si adeguerebbero alle scelte per il post Decaro.
