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Verso le comunali a Bari, la Rete delle Donne costituenti: «No a primarie per soli maschi»

In vista delle elezioni comunali del 2024 fioccano i nomi degli ipotetici candidati che, tanto a destra quanto a sinistra, potrebbero essere chiamati a sostituire Antonio Decaro alla guida di Palazzo di Città. Al netto dei giochi di potere delle diverse forze politiche, alla Rete delle donne costituenti non è sfuggito un elemento: le ipotesi di candidatura per il momento riguardano o hanno riguardato quasi esclusivamente uomini.

«Il principio costituivo della Rete delle Donne costituenti è la democrazia paritaria – spiega l’avvocato Tea Dubois, membro della Rete – Vale ribadire ciò che abbiamo già espresso a chiare lettere in ogni sede di dibattito pubblico: continueremo a presentare le nostre proposte a tutti i soggetti politici perché annoverino nelle proprie opzioni di programma il principio dell’equilibrio di genere».

Un’attenzione nelle nomine e nelle proposte che possa aiutare a superare definitivamente il rischio di patriarcato politico e istituzionale. Una questione di metodo più che di schieramenti e partigianerie. «Non è missione della Rete quello di esprimersi sulle modalità di selezione delle candidature, che spetta alle responsabilità di partiti e coalizioni. Ma se fra gli schieramenti si affermasse la scelta delle primarie tra soli maschi, sarebbe rimanere ciechi difronte alla soggettività provata dalla presenza istituzionale delle donne». Una battaglia per equilibrare la presenza femminile in tutti gli ambiti della società a partire da quello istituzionale.

«La democrazia non può essere effettiva se non si garantisce concretamente l’equaglianza – conclude Dubois – Non è nostro compito selezionare la classe dirigente, per quello ci sono i partiti e le coalizioni, noi possiamo dare il nostro contributo nell’individuazione delle modalità di scelta. Ma la presenza femminile non deve essere una mera “quota rosa”, ma dettata dalla competenza e dalle capacità effettive delle donne».

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