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Andria, la sindaca Bruno è Ambasciatrice nazionale dell’Economia civile: «Un orgoglio» – VIDEO

«Essere scelta come Ambasciatrice dell’economia civile significa rappresentare e promuovere i valori, i principi e le pratiche legate a questo modello economico che privilegia il bene comune, la solidarietà, la sostenibilità e la centralità della persona». Così la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, che oggi ha ricevuto a Firenze il riconoscimento nel corso del Festival nazionale dell’Economia civile diretto dall’economista Leonardo Becchetti e promosso da Federcasse (l’Associazione nazionale delle Banche di Credito cooperativo, Casse rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova economia per tutti), con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Coopersystem, Federazione Toscana delle Bcc, Frecciarossa e la collaborazione della Sec (Scuola di Economia Civile) e di Mus.E.

Il premio è dedicato alle migliori esperienze di amministrazione locale che si occupano di economia civile, attraverso progetti di rigenerazione sociale e ambientale, e alle migliori esperienze di amministrazione sostenibile e condivisa in Italia.

Il Comune di Andria ha proposto un modello di città che pone le “persone al centro”: al centro della cura, della partecipazione, della condivisione, della responsabilità collettiva, sul modello della co-progettazione e cooperazione tra pubblico e privato.

«Questo riconoscimento di oggi ci rafforza, come comunità, nel perseguimento di obiettivi precisi», sottolinea la sindaca Bruno: «Fin dall’inizio di questo mandato – spiega – abbiamo voluto privilegiare la cura della persona, la solidarietà, il bene comune, la sostenibilità»: un impegno attivo a livello sociale ed economico «per favorire un sistema che integri giustizia, solidarietà e rispetto per l’ambiente, dimostrando che è possibile un’economia diversa, più umana e inclusiva», aggiunge la prima cittadina sottolineando che «abbiamo voluto concentrare la nostra azione amministrativa puntando sulla responsabilità collettiva e sul modello della co-progettazione e cooperazione pubblico e privato».

Il premio, conclude Bruno, «è frutto di un monitoraggio a livello nazionale delle buone pratiche messe in campo dalle amministrazioni e che mettono al centro la cura delle persone ed il terzo settore. Motivo per me di grande orgoglio».

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