Home Attualità Andria, l’appello dei sindacati all’amministrazione: «Il Comune aiuti le famiglie in difficoltà»

Andria, l’appello dei sindacati all’amministrazione: «Il Comune aiuti le famiglie in difficoltà»

Una nota inviata dal responsabile pensionati di Andria Riccardo Lotito e il coordinatore Usc Cisl Andria Guido Manco ai consiglieri comunali, chiede che approvino il Bilancio comunale per le annualità 2023/2025, per soddisfare le primarie esigenze dei cittadini più bisognosi residenti nella Città di Andria.

«Gli anni 2020 e 2021 sono stati caratterizzati dalla pandemia e dalle conseguenze nefaste che questo virus ha portato in tutte le famiglie e ai lutti che in tante di esse ci sono stati. Il 2022 avrebbe dovuto essere l’anno di un rallentamento del contagio e di una quasi ripresa verso la normalità- scrivono in una nota-. Così, purtroppo, non è stato. Le famiglie dopo i lutti e le traversie affrontate negli anni precedenti, si trovano a dover subire il grave disagio del caro bollette e i gravosi pagamenti che arrivano puntualmente per le onerose bollette di gas – luce e di tutti gli aumenti che a cascata interessano tutti i generi del consumo primario. Le famiglie più in difficoltà hanno bisogno di sostegno per far fronte agli aumenti e al caro energia. Non possono essere lasciati al loro destino senza che ci sia un intervento verso gli anziani, i disabili e a tutti quelli che versano in serie difficoltà».

Secondo le categorie «c’è una città produttiva che lavora, ma va disciplinata e regolamentata, ma c’è anche una città in sofferenza che vive di stenti e di privazioni non adeguatamente attenzionata. Pertanto si chiede, alla sindaca e alla giunta tutta, di voler prendere in considerazione la presente richiesta e assegnare adeguate risorse per dare sostegno a famiglie e cittadini non in grado di far fronte ai disagi economici del caro bollette. Nel contempo si chiede di voler prevedere nel Bilancio del 2023, in fase di approntamento, un Capitolo dedicato esclusivamente alle emergenze del caro vita verso quei cittadini residenti in gravi difficoltà perché anziani e non più in grado di saper badare a se stessi e senza famiglia – verso chi è in precarie condizioni di salute ed economiche – verso chi cerca un posto di lavoro e non lo trova».

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