Home Attualità Puglia, fuga dei giovani dalla sesta provincia: dopo l’Erasmus restano all’estero

Puglia, fuga dei giovani dalla sesta provincia: dopo l’Erasmus restano all’estero

Sogni, speranze e sacrifici racchiusi in una valigia. Due studenti su cinque lasciano la Bat per un tirocinio all’estero. È un trend in costante aumento quello che si sta verificando nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Sempre più studenti universitari decidono di partire sfruttando le occasioni offerte dal programma Erasmus e, dopo aver concluso il loro percorso di studi, scelgono di non tornare più in Puglia. Il punto di svolta per molti sembra essere proprio l’Erasmus Traineeship, il tirocinio all’estero, che spesso si trasforma in una scelta di vita definitiva.

La storia

Lucia Uccelli, 24 anni, neolaureata in Mediazione linguistica, è una delle giovani della Bat che ha scelto questa strada. Originaria di Margherita di Savoia, Lucia è appena partita per Norimberga, dove inizierà il suo tirocinio in una scuola, insegnando lingue. «L’opportunità che mi è stata offerta in Germania è impensabile nella Bat – spiega – qui i tirocini non solo sono retribuiti, ma spesso si trasformano in veri e propri contratti di lavoro. In Puglia, invece, il percorso per entrare nel mondo del lavoro è più lungo, precario e spesso non riconosciuto economicamente».

Le occasioni

Una delle ragioni principali di questa tendenza è, infatti, la disparità nelle opportunità offerte dal mercato del lavoro europeo rispetto a quello italiano. Nel resto d’Europa, infatti, la carriera professionale inizia prima e con condizioni più favorevoli. I giovani possono contare su contratti di lavoro stabili già dopo il tirocinio e soprattutto su retribuzioni che, diversamente dall’Italia, vengono corrisposte anche durante gli stage.

Tanti i casi

La storia di Lucia Uccelli non è un caso isolato. Molti altri ragazzi della Bat hanno vissuto esperienze simili. Alessandro Quarto, 26 anni, originario di Bisceglie, laureato in Economia, ha trascorso un anno a Bruxelles per il suo Erasmus Traineeship e ora lavora per una multinazionale nella capitale belga. «Ho capito subito che non sarei tornato – racconta – ho avuto accesso a opportunità che a Bisceglie avrei solo sognato. A Bruxelles, invece, mi hanno offerto un contratto subito dopo il tirocinio, mentre in Puglia mi avevano chiesto di fare anni di stage non retribuiti».

I dati confermano questa tendenza. Secondo un rapporto della Fondazione Migrantes, nel 2023 oltre 200mila giovani italiani hanno lasciato il Paese in cerca di opportunità all’estero, e una parte consistente di questi proviene proprio dalle regioni del Sud, Puglia inclusa. Gli studenti della Bat sono fra i più attivi nell’usufruire del programma Erasmus, con un incremento del 15% nelle partenze per esperienze all’estero negli ultimi cinque anni. «In Francia, Germania, Paesi Bassi e Belgio, i tirocini non solo sono remunerati, ma spesso sono parte integrante di un percorso che porta rapidamente all’assunzione – si legge nei report delle associazioni universitarie locali, redatto sulla base dei dati elaborati dalla Fondazione Migrantes – nella Bat, la sfida per il futuro è quella di invertire la rotta».

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