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Raffaele tornerà a camminare, l’ex operaio costretto sulla sedia a rotelle è riuscito finalmente ad acquistare due protesi

Un Natale speciale per Raffaele Lavacca, ex operaio tranese sulla sedia a rotelle a causa di una rara malattia che lo ha costretto all’amputazione di entrambe le gambe.
Per l’acquisto di due protesi, del costo di centoquarantamila euro, da tempo è partita una raccolta fondi. Settantamila euro, la somma raccolta fino ad oggi, altri settantamila euro ricavati dalla vendita della casa di proprietà, una condizione necessaria per coprire la somma degli arti bionici.
Sempre accanto al signor Lavacca l’associazione «Il volo del gabbiano» odv, che ha sottolineato come «nonostante le tante difficoltà Raffaele non perso mai il sorriso. È passato poco più di un anno da quando è partita la raccolta fondi. Grazie al cuore di tantissime persone Raffaele ha iniziato il suo percorso con le nuove protesi. Raffaele non si è mai arreso, anche quando tutto sembrava perduto e oggi tutti noi dell’associazione “Il Volo del gabbiano” vogliamo, insieme a Raffaele, augurare un Santo Natale proprio a chi è in difficoltà, a chi non ha più speranze, e soprattutto a chi non si arrende. Appena sarà possibile Raffaele ringrazierà di persona tutti». Sulla pagina social dell’associazione il video che ritrae i primi passi di Lavacca.
Grande partecipazione da parte della cittadinanza per finanziare l’acquisto delle protesi bioniche, per lui si era mobilitato anche Papa Francesco che aveva donato diecimila euro. Nel marzo scorso al cinquantenne tranese fu derubata la carrozzina elettrica che gli permetteva di muoversi in autonomia, un gesto che ha lasciato l’amaro in bocca e che ha ineluttabilmente generato un’ondata di indignazione, ma anche di tanta solidarietà.

A seguito di questo evento, degli imprenditori hanno immediatamente deciso di passare dalle parole ai fatti, con un bonifico di tremila euro, che avrebbe permesso l’acquisto di una nuova sedia.
Lavacca subito dopo le festività inizierà a familiarizzare con i nuovi arti artificiali nel centro protesi di Budrio (Bo), struttura all’avanguardia nella realizzazione di questi arti speciali, spiega oggi la moglie: «Siamo davvero all’inizio di un altro percorso particolare, perché adesso Raffaele deve ricominciare ad imparare a camminare.

Nel suo nuovo cammino deve allenarsi tanto perché è stato tre anni sulla sedia a rotelle per cui la colonna vertebrale ne ha risentito parecchio, deve lavorare molto su quella zona e sul bacino, ci auguriamo che ci siano presto grandi progressi, ce lo auguriamo tutti».

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